Ottobre Rosa a Sorrento: evento finale questa sera al Museo Correale con “Ricomincio da me”
Termina in “bellezza” nel vero senso della parola la rassegna “Ottobre Rosa”, il ciclo di eventi che l’Assessore alle Pari opportunità Filomena Cappiello e la Commissione Pari Opportunità di Sorrento presieduta da Carla Agrillo ha organizzato lungo il corso dell’intero mese per la prevenzione e la lotta contro il cancro, in collaborazione con la Consulta sanità coordinata da Vittorio Di Maio, il Garante dei diritti dei disabili Antonio Gargiulo e molti professionisti sanitari della Penisola. “In bellezza” perché in collaborazione con l’Associazione “Ricomincio da Me”, della farmacista e cosmetologa specializzata in estetica oncologica Myriam Mazza, mercoledi 30 ottobre, nell’incanto del Museo Correale di Sorrento, alle 17,30, si terrà l’ultimo incontro, dedicato alla “dermocosmesi oncologica”: un supporto cosmetico alle pazienti oncologiche mirato all’assistenza olistica e personalizzata. Interverranno: Adriana Marfella, medico di medicina generale; Susy Basile di ALTS, “Associazione Lotta Tumori al Seno”, con la testimonianza diretta della paziente Elvira Conte; il prof. Lucio Cagini, chirurgo toracico; la dottoressa Myriam Mazza, anima e presidente di “Ricomincio da me” e componente della Commissione Pari Opportunità Regione Campania. Modera il dottor Carlo Alfaro. “Sentirsi belle nel proprio corpo che cambia”, può riassumersi in questo il motto degli interventi di dermocosmesi nei confronti delle donne sottoposte a chemioterapia e della radioterapia, nelle quali la perdita della propria immagine fisica può portare il disagio di non riconoscersi più nel proprio viso o nelle fattezze del corpo, che sono lo specchio dell’identità. Circa il 60% delle pazienti oncologiche sviluppa alopecia, molte presentano dermatiti, fotosensibilizzazione, perdita di turgore ed elasticità cutanea, pallore, occhiaie, gonfiori, dolori neuropatici. Inoltre, ci possono essere antiestetiche cicatrici degli interventi chirurgici. Questi cambiamenti possono incidere sull’autostima, sulla qualità della vita, sui rapporti familiari, sociali, professionali. Avere cura del proprio corpo e della propria immagine, del decoro e della bellezza, significa coccolarsi, ritrovare il piacere di prendersi cura di sé, riacquistare gioia e ottimismo, ma anche rilassarsi e distrarsi. In questo contesto l’estetica oncologica (detta anche oncoestetica) assume un ruolo di umanizzazione delle cure, ma anche di coadiuvante alle terapie: ritrovare la propria immagine per riscoprire sé stesse e la forza di combattere il male. L’intervento si colloca nel solco del principio che la tutela della salute, intesa nell’accezione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità, passi attraverso il rispetto della qualità della vita.
Carlo Alfaro