Pedofili su Telegram, anche un prete e un poliziotto . Sgominata la rete con l’operazione “La Croix”
Dall’altare tuonava contro divorzi e aborti e poi faceva il pedofilo, purtroppo non è l’unico caso nella Chiesa, contro cui si sta scagliando , ma solo oggi, il Vaticano e Papa Francesco, in generale sono proprio i più moralisti e intransigenti verso gli altri a essere colpevoli, dimenticando il messaggio evangelico che Gesù ha trasmesso, che Dio è amore, perdono, comprensione. Invece condannavano i peccati altrui e ne commettono di inqualificabili alcuni. Ma anche persone delle forze dell’ordine, poliziotti, carabinieri, ma c’è la polizia postale che li ha beccati. Tre arresti, 29 denunce e 33 perquisizioni. È il bilancio dell’operazione “La Croix” per il contrasto al fenomeno della pedopornografia online che ha visto impegnata la Polizia di Stato in Tutta Italia, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. All’esito degli accertamenti, svolti per lo più sotto copertura, gli investigatori cybernetici hanno sventato un rete di presunti pedofili che interagiva su Telegram, condividendo contenuti illeciti di diversa natura e chattando in codice per sondare il reciproco interesse su tematiche relative agli abusi sessuali.
In un anno 12mila cyber-attacchi. I più piccoli vittime di ricatti sessuali
Gli indagati
Le attività investigative, avviate oltre sei mesi fa dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, in stretto raccordo con la competente autorità giudiziaria, hanno portato all’identificazione di un gruppo di persone dedite alla divulgazione e pubblicizzazione di materiale pedopornografico sulla nota piattaforma online. Gli indagati hanno età diversa, collocazione geografica e condizione lavorativa differenti. Tra i tre arrestati, residenti rispettivamente nel Milanese, nel Cagliaritano e nel Beneventano, spiccano un prelato e un operatore delle forze dell’ordine. Altre 29 persone sono state denunciate a piede libero. I 33 decreti di perquisizione sono stati delegati dalla Procura della Repubblica di Torino
Operazione “La Croix”: Tre arresti e 29 denunce per pedopornografia online
L’operazione “La Croix”, condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, ha portato a tre arresti, 29 denunce e 33 perquisizioni in tutta Italia. Questa vasta operazione è stata mirata al contrasto della pedopornografia online, rivelando una rete di presunti pedofili attivi su Telegram, dove venivano condivisi contenuti illeciti e discusse tematiche di abusi sessuali utilizzando linguaggi in codice.
L’indagine
Le indagini sono state avviate oltre sei mesi fa dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, in collaborazione con la magistratura competente. Gli investigatori hanno operato principalmente sotto copertura, riuscendo a identificare un gruppo di persone coinvolte nella produzione e diffusione di materiale pedopornografico attraverso la nota piattaforma online.
I soggetti identificati appartengono a diverse fasce d’età e vivono in diverse aree geografiche, con differente condizione lavorativa. Tra i tre arrestati, residenti nelle province di Milano, Cagliari e Benevento, vi sono figure di particolare rilievo, tra cui un prelato e un operatore delle forze dell’ordine. Altre 29 persone sono state denunciate a piede libero.
La rete di pedofili su Telegram
La piattaforma Telegram si è rivelata uno degli spazi principali in cui questa rete criminale operava, sfruttando le chat segrete e la relativa anonimizzazione offerta dall’app per scambiarsi materiali illegali e discutere degli abusi in modo criptico. I cyber-investigatori, attraverso attività di infiltrazione, sono riusciti a smascherare il gruppo, intercettando conversazioni e recuperando prove decisive.
I numeri dell’operazione
Oltre ai tre arresti, sono stati eseguiti 33 decreti di perquisizione su mandato della Procura della Repubblica di Torino. Le perquisizioni hanno coinvolto varie regioni italiane, sottolineando la diffusione capillare del fenomeno. L’operazione “La Croix” si inserisce in un più ampio contesto di lotta alla criminalità informatica e agli abusi sessuali sui minori online.
Allarme cyber-attacchi e ricatti sessuali
Negli ultimi anni, il fenomeno della pedopornografia online e dei cyber-attacchi ha subito un preoccupante incremento. Solo nell’ultimo anno si sono registrati oltre 12mila attacchi informatici, con i minori spesso vittime di ricatti sessuali. Le piattaforme digitali rappresentano purtroppo un terreno fertile per questi crimini, spingendo le autorità a intensificare le azioni di monitoraggio e repressione.
L’operazione “La Croix” testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine italiane nel contrastare questi gravi reati, che spesso vedono come vittime i più vulnerabili