Positano contro l’overtourism. L’albergatore Sersale del “Le Sirenuse”: «Ci vuole numero chiuso»

28 ottobre 2024 | 17:47
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Positano contro l’overtourism. L’albergatore Sersale del “Le Sirenuse”: «Ci vuole numero chiuso»

Positano. Sul problema dell’overtourism abbiamo sentito Antonio Sersale del prestigioso e storico albergo “Le Sirenuse” il quale sostiene la necessità del numero chiuso. E non è assolutamente solo in questa scelta per la perla della Costiera amalfitana Una volontà di limitare l’accesso ai turisti che è partita dall’attuale sindaco di Capri Paolo Falco, espressa nel recente convegno “Capri: Regole e Scelte per il Turismo del Futuro” svoltosi sull’isola azzurra che vuole fare da modello per la Campania e il Sud Italia . Il primo cittadino caprese ha sottolineato: «Da Capri lanciamo una battaglia di democrazia, che consenta ai sindaci di alcune località turistiche di intervenire sul futuro delle medesime. Come sindaci abbiamo la responsabilità di salvaguardare i diritti dei nostri concittadini ma anche quella dei turisti delle nostre località, riconosciute universalmente come patrimonio dell’umanità. Dobbiamo cambiare approccio al problema in chiave sistemica e di partecipazione, e per questo ritengo molto importante aver aperto una seria interlocuzione sul tema».
Il fenomento dell’overtourism  continua ad affliggere i centri urbani a più elevata densità turistica comprottendone la vivibilità per residenti ed ospiti. La discussione sull’argomento si sta facendo abbastanza serrata.
Il sindaco di Positano Giuseppe Guida sta facendo di tutto – con la Regione Campania e con le grandi compagnie di navigazione – per cercare di gestire al meglio le vie del mare. Una battaglia che vorrebbe provare a ottenere per le località turistiche rivierasche gli stessi diritti delle isole avendo problemi similari di gestione.
Dal canto suo Daniele Milano sindaco di Amalfi ha proposto la ZTL per controllare il traffico e l’afflusso e, sulla terraferma, è fra i sindaci che maggiormente si sta impegnando nella gestione dell’overtourism.
E per la prossima stagione turistica si pensa veramente al peggio anche in vista del Giubileo che costituità un ulteriore richiamo per i turisti.