Sorrento, pestaggio brutale a un ragazzo davanti al Tribunale. Individuati gli autori della violenza inaudita
Sorrento, sono stati individuati gli autori della violenza inaudita e brutale a un ragazzo che davvero non aveva fatto nulla, a quanto pare voleva far evitare una rissa. I particolari saranno rivelati dai carabinieri, che stanno indagando, e dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata che deciderà se procedere eventualmente agli arresti in base all’evoluzione ospedaliera del ragazzo che è ancora ricoverato all’Ospedale del Mare a Napoli. La cosa a noi di Positanonews , come a tutti, è una ferita al cuore, non pensavamo che proprio a Sorrento avvenisse una cosa del genere e per evitarne il ripetersi devono ribellarsi tutti, istituzioni e società civile, scuole, la cosa va condannata e va data piena e totale solidarietà alla famiglia come sappiamo dal padre che ha fatto il sindaco Massimo Coppola .
Altra cosa che ci ha sconvolto è che questo episodio è avvenuto proprio nei pressi di un luogo della giustizia il Tribunale, o meglio ex Tribunale, ora Giudice di Pace , nella centralissima Via degli Aranci . A differenza di quanto detto da altri i protagonisti non sono di Napoli o Castellammare di Stabia ma sono tutti del posto, sia la vittima che gli aggressori. Sembra, ma la circostanza non è confermata ufficialmente, che la telecamera pubblica non funzionasse bene, ma gli aggressori non hanno fatto i conti con le telecamere private, tutti hanno telecamere dalle attività alle case private e devono collaborare a fornire i loro filmati onde evitare loro stessi guai e da questi filmati oramai il quadro è abbastanza chiaro.
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa. È una tranquilla serata di metà ottobre quando due giovani sono seduti ai tavolini di un bar di via degli Aranci, uno dei locali più frequentati dai ragazzi sorrentini. Poco più in là un gruppo di coetanei. Tra essi l’ex fidanzato della ragazza che attualmente frequenta uno dei primi due, il quale si avvicina in atteggiamento minaccioso.
Nessuno arretra. Si arriva così agli insulti. Il passo successivo è la zuffa. Ma interviene l’amico che si frappone tra i due contendenti sperando di evitare che si arrivi alle mani. È solo un’illusione. Nel giro di pochi istanti si trova ad essere il bersaglio di una gragnola di colpi. Schiaffi, pugni, calci. Un’aggressione senza pietà da parte degli amici dell’ex fidanzato della ragazza che non era presente al momento della rissa.
Solo quando il malcapitato è sanguinante a terra il branco si allontana facendo perdere le proprie tracce. Il ragazzo ferito viene soccorso e trasportato al vicino presidio sanitario Santa Maria della Misericordia. Ma le sue condizioni sono considerate gravi dai medici del pronto soccorso tanto che si dispone l’immediato trasferimento all’Ospedale del Mare di Napoli. Ha riportato un’emorragia oculare rischiando di perdere un occhio, una frattura mandibolare, fratture allo zigomo, escoriazioni e lesioni in più parti del corpo. Deve essere sottoposto ad un intervento maxillofacciale per ricomporre la frattura alla mandibola.
Il ragazzo è appena 18enne ed i genitori temono anche per le ricadute a livello psichico. “Oltre ai traumi provocati dal pestaggio e che sono ben visibili, ci sono quelli interni, dell’inconscio, che potrebbero manifestarsi anche in un secondo momento – spiega la mamma del 18enne -. Non sappiamo spiegarci come in 9 o 10 si siano potuti avventare con una tale, inaudita, ferocia nei confronti di un proprio coetaneo lasciandolo mezzo morto sul marciapiedi. Fino a pochi anni fa qui a Sorrento si viveva tranquilli, ma ora la situazione sta degradando e bisogna aver paura di fare uscire i propri figli di casa”.
I familiari del ragazzo, assistiti dall’avvocato Francesco Cappiello, hanno sporto denuncia ai carabinieri di Sorrento e le indagini sono in corso per risalire agli autori del pestaggio. I militari del maggiore Ivan Iannucci stanno acquisendo tutti gli elementi utili per arrivare all’identificazione del branco. Per i responsabili della violenta aggressione già nei prossimi giorni potrebbero scattare le denunce e anche l’arresto.