Sorrento: ritrovata la 23enne ucraina Viktoria Mechytashvili, scomparsa da giorni. Si trovava senza documenti e cellulare

18 ottobre 2024 | 09:26
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Sorrento: ritrovata la 23enne ucraina Viktoria Mechytashvili, scomparsa da giorni. Si trovava senza documenti e cellulare

Si conclude con un sospiro di sollievo la vicenda della scomparsa di Viktoria Mechytashvili, la giovane 23enne ucraina residente a Saarbrücken, Germania, che aveva fatto perdere le sue tracce durante una vacanza in Italia. Dopo giorni di intense ricerche e preoccupazione da parte di familiari e amici, la ragazza è stata finalmente ritrovata la scorsa notte, intorno all’una, grazie all’operato dei Carabinieri di Sorrento.

Viktoria era stata avvistata per l’ultima volta tra Sorrento e Capri, destando preoccupazione soprattutto dopo aver inviato un messaggio allarmante alla zia, nel quale confessava di avere paura. Da quel momento, ogni tentativo di contattarla si era rivelato inutile, poiché il suo cellulare risultava spento e non vi era alcuna traccia della giovane. La sua scomparsa aveva mobilitato le forze dell’ordine locali, in particolare i Carabinieri di Positano, sotto la guida del Comandante Cacace, che avevano avviato le indagini con grande solerzia e professionalità.

Nella notte, l’importante svolta: Viktoria è stata rintracciata a Sorrento, priva di documenti e telefono. Attualmente è ospitata in un albergo della città, in attesa che vengano chiarite le circostanze della sua scomparsa. Non sono ancora noti tutti i dettagli su dove e con chi la ragazza abbia trascorso gli ultimi giorni, ma le indagini proseguono per accertare ogni aspetto della vicenda.

Determinante è stata la sinergia operativa tra le forze dell’ordine locali: gli uomini della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi, guidati dal Comandante Bonsignore, hanno collaborato attivamente con la Compagnia di Sorrento, sotto il comando del Capitano Ivan Iannucci, per giungere a questo felice epilogo. L’eccezionale lavoro di squadra ha permesso di risolvere un caso che, grazie anche al supporto mediatico e alla denuncia fatta dai genitori in Germania, aveva tenuto in apprensione l’opinione pubblica.