Disastro a Valencia Quella che si è abbattuta sulla Spagna si chiama Dana, acronimo di «Depressione Isolata nei Livelli Alti», un sistema di bassa pressione che si isola in quota rispetto alla circolazione generale. Si tratta di un fenomeno molto temuto in Spagna, soprattutto in quelle aree che affacciano sul Mediterraneo. Potrebbe durare per giorni e causare situazioni potenzialmente pericolose soprattutto se si verifica in estate o in autunno,
Storica alluvione a Valencia , almeno 50 morti- Disastro in Spagna e solidarietà da Positanonews il giornale della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina. Una tragedia quella che è avvenuta nella regione di Valencia a causa delle piogge provocate dalla Dana , che da 48 ore si abbatte sulla Spagna. A confermarlo è una nota del Centro di coordinamento operativo integrato del ministero dell’Interno spagnolo, che parla di un bilancio ancora provvisorio. Tra di loro ci sarebbero anche bambini e neonati, oltre alle numerose persone disperse a causa delle inondazioni che hanno isolato alcune località. Al momento non risultano connazionali tra le vittime dell’alluvione a Valencia. Lo comunica la Farnesina spiegando che il ministro degli Esteri Antonio Tajani segue «con la massima attenzione» la situazione. «Per qualsiasi esigenza» la Farnesina invita a contattare l’unità di crisi
Decine di persone hanno trascorso la notte in macchina, sui tetti dei negozi o intrappolate nei loro veicoli in mezzo alla strada in attesa di essere salvate. Le piogge sono state particolarmente intense soprattutto nella zona interna della provincia di Valencia. Il servizio ferroviario tra Madrid e la città è stato interrotto, così come sono stati ancellati dieci voli e rinviati altrettanti. Restano chiuse scuole e università. «Stiamo affrontando una situazione senza precedenti, che nessuno ha mai visto prima» ha aggiunto il presidente della Regione Carlos Mazòn. La compagnia elettrica Ibedrola ha segnalato che almeno 38mila persone sono rimaste senza luce, mentre sono in corso le operazioni per ripristinare i servizi elettrici.
Tutti gli accessi nella zona sud di Valencia sono interrotti. Municipi come Massanassa, Alfafar e Sedavì, o comuni come La Torre e Horno de Alcedo sono stati fortemente colpiti dalle inondazioni. Nel frattempo, il governo della Regione di Murcia e quello di Aragona hanno messo a disposizione delle autorità valenciane i propri mezzi per aiutarli nella ricerca dei dispersi. «Tutto il nostro supporto va alle città colpite e a coloro che lavorano senza sosta» ha detto Fernando Lòpez Miras, governatore della regione di Murcia. Il ministero della Difesa ha annunciato di aver schierato 1.034 militari dell’unità di emergenza. Una delle persone salvate nella zona di Petxina (quartiere di Valencia) ha raccontato: «La velocità dell’acqua era incredibile. Si è aperto perfino un burrone».
Ventisei persone, tra cui due minori, sono state invece portati in salvo nel comune di Cullera, in provincia Valencia, dopo che il fiume Jùcar è straripato. E nuove perturbazioni sono attese anche per oggi. L’agenzia meteorologica nazionale Aemet ha dichiarato un’allerta rossa nella regione di Valencia e il secondo livello di allerta più alto in alcune parti dell’Andalusia. Anche nel resto della Spagna sono stati attivati i soccorsi: a Madrid tra le 21 di ieri sera e l’1.30 di questa notte sono stati effettuati circa 100 interventi principalmente per la caduta di alberi in mezzo alla strada. In nessun caso però si segnalano incidenti gravi.
Quella che si è abbattuta sulla Spagna si chiama Dana, acronimo di «Depressione Isolata nei Livelli Alti», un sistema di bassa pressione che si isola in quota rispetto alla circolazione generale. Si tratta di un fenomeno molto temuto in Spagna, soprattutto in quelle aree che affacciano sul Mediterraneo. Potrebbe durare per giorni e causare situazioni potenzialmente pericolose soprattutto se si verifica in estate o in autunno, quando la temperatura superficiale dell’acqua è ancora molto elevata. Nell’ultimo ultimi anni si sono verificati diversi episodi di DANA in Spagna, ma secondo il governo quella di quest’anno è la peggior Dana del secolo, paragonabile a quella del 1982, la cosiddetta «Pantanada de Tous», e a quella del 1987.
Su X iniziano a comparire anche le storie di alcuni cittadini di Valencia che raccontano quello che hanno vissuto nelle ultime ore. Un utente racconta di un conoscente tornato a casa «con un piede rotto dopo essere rimasto bloccato per ore su un camion. Un’ambulanza che stava trasportando un malato è rimasta intrappolata in mezzo alla strada riuscendo a salvare la vita dell’uomo per miracolo. Almeno dieci conoscenti sono rimasti senza auto e almeno in sei case l’acqua è arrivata al tetto. Un altro ci ha raccontato di aver salvato un ragazzo, ma non la sua compagna. Non abbiamo luce, né la possibilità di vedere le notizie. Ma ci sono morti, e molti».