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Cronaca
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Terremoto al Giffoni Film Festival e al mondo degli spettacoli in Campania, accuse sull’uso di 500 Mila euro di fondi pubblici

26 ottobre 2024 | 06:15
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Terremoto al Giffoni Film Festival e al mondo degli spettacoli in Campania, accuse sull’uso di 500 Mila euro di fondi pubblici

Terremoto al Giffoni Film Festival e al mondo degli spettacoli in Campania, accuse sull’uso di 500 Mila euro di fondi pubblici da parte della Corte dei Conti

Indebito uso di finanziamenti pubblici di fonte comunitaria gestiti dalla Regione Campania e concessi al Giffoni Film Festival che li avrebbe utilizzati in maniera impropria. È questa l’ipotesi avanzata dalla Procura Regionale per la Campania della Corte dei conti (procuratore Antonio Giuseppone e sostituto procuratore generale Mauro Senatore) nei confronti dei responsabili dell’Ente Autonomo Giffoni Experience sulla base delle indagini finanziarie eseguite negli scorsi mesi dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. Ipotesi per le quali, nella giornata di ieri, proprio i finanziari napoletani hanno notificato un invito a dedurre della procura contabile a quattro persone, oltre che all’Ente, per giustificare una spesa di 468.908 euro. Tra i destinatari del provvedimento anche il patron del Festival Claudio Gubitosi.
IL PROVVEDIMENTO
Il periodo preso in considerazione va dal 2016 al 2022 le contestazioni, gli importi contestati sarebbero diversi per ciascuno dei destinatari e anche per periodi differenti. Secondo quanto avrebbero portato alla luce le indagini dei finanzieri, le irregolarità riguarderebbero il servizio di movimentazione di ospiti e giurati nelle edizioni del festival cinematografico, dal 2016 al 2022. In pratica sarebbero state emesse certificazioni di regolare esecuzione dell’appalto del servizio di trasporto, che sarebbero risultati, nel corso dell’indagine, non conformi. In particolare, il servizio sarebbe stato aggiudicato, nell’arco dei sette anni finiti sotto la lente di ingrandimento dei controlli, sempre alla stessa ditta che, in quel periodo, non disponeva né di un parco mezzi né di un numero adeguato di dipendenti per gestire il servizio appaltato. Per alcune annualità, inoltre, il servizio è risultato garantito con autovetture messe a disposizione gratuitamente dagli sponsor e non dalla ditta affidataria che, talvolta, si limitava a forniva gli autisti.