A proposito di Trump e Praiano la riflessione della sindaca Annamaria Caso

A proposito di Trump e Praiano la riflessione della sindaca Annamaria Caso che condividiamo. La sindaca della cittadina della Costiera amalfitana si riferisce all’articolo dove si accennava a Praiano che aspettava Trump, titolo effettivamente esagerato, in realtà a Praiano c’è un amico di Trump e del suo entourage come Al Costa e il suo gruppo.

“Ho letto il tuo articolo che ho trovato un po’ eccessivo. Mi preme sottolineare che Praiano non aspetta Trump. Sicuramente avremmo piacere e saremmo onorati di una sua visita come lo saremmo stati se fosse stata eletta Kamala Harris. Siamo un paese ospitale con tutti.
Trump ha vinto nettamente, chapeau. Anzi, ha stravinto conquistando anche il voto popolare. Lo ha fatto fomentando paure, insultando chi non la pensa come lui e agitando autoritarismo. La solitudine senza speranza di molti americani è diventata rabbia e questa rabbia l’ha saputa cavalcare e rappresentare, senza per altro dare soluzioni, ma solo indicando nemici. Ed è servito. Anche perché ha trovato un partito democratico disorientato e frammentato, incerto e tentennante su molti temi, soprattutto in politica estera.
Ora per l’Europa ora si aprono scenari di grande incertezza, di fronte ad una nuova autarchia americana. Trump in campagna elettorale ha prospettato addirittura dazi e ci ha indicato come avversari. Credo che sia stata solo propaganda e che si guarderà bene dal farlo. Ma è per questo che ora servono lucidità e determinazione. Forse sarà la volta buona che ci si svegli, e si comprenda che serve una Europa con politiche economiche, fiscali, sociali e di difesa comuni. Per chi crede nell’Europa delle libertà, delle democrazie, dei diritti e delle opportunità e’ il momento di lavorare e di ripensare a noi stessi. Ricordando che temi come lavoro e sicurezze ( non a caso utilizzo il plurale) sono decisivi. Difendere la democrazia significa non limitarsi a citare ma difendere i valori europei ed attuare la nostra Costituzione.
Detto questo auguro buon lavoro a Trump e al popolo americano che, comunque, resta una grande potenza. Il mondo ha bisogno di un’America forte, democratica e solidale, baluardo delle libertà.”