Aggressione alla prof, missiva dell’arcivescovo Francesco Alfano

19 novembre 2024 | 19:10
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Aggressione alla prof, missiva dell’arcivescovo Francesco Alfano

Sulla vicenda della professoressa Veronica Sposito di Meta, un’insegnante di sostegno dell’istituto Salvati di Scanzano, è intervenuto ilo vescovo diocesano con una missiva alla comunità di Scanzano

Redazione – Sull’aggressione alla professoressa a Castellammare di Stabia è intervenuto con una lettera l’arcivescovo Francesco Alfano.

Una vicenda quella della professoressa Veronica Sposito di Meta, un’insegnante di sostegno dell’istituto Salvati di Scanzano, che ha avuto un eco in tutta la Nazione, sia per i TG nazionali che per la cronaca sui quotidiani, e ad occuparsene anche la politica, oltre che alle istituzioni scolastiche ad ogni livello.

Ed intanto i carabinieri svolgono le loro indagini.

Questa è la lettera inviata dall’arcivescovo Francesco Alfano:

Carissimi,

gli eventi accaduti negli ultimi giorni presso l’Istituto Salvato ci hanno profondamente colpiti e addolorati. So che quanto successo ha provocato smarrimento, turbamento e domande difficili nella vostra comunità. In questo momento, desidero esprimere la mia vicinanza a tutti voi e a chi è stato coinvolto in questa dolorosa vicenda.

Ogni forma di violenza è inammissibile e contraria alla dignità umana, senza eccezioni. Come cristiani e cittadini, siamo chiamati a ripudiare qualsiasi gesto di aggressione e a ricordare che solo il rispetto reciproco può costruire una società giusta e pacifica.

Allo stesso tempo, invito tutti a un atteggiamento di prudenza e di responsabilità in particolare i genitori coinvolti. È necessario attendere con fiducia che le autorità competenti facciano chiarezza sui fatti, evitando giudizi affrettati o reazioni impulsive che potrebbero essere d’ostacolo al corso delle indagini. Nessuno si faccia giustizia da solo!

Sono consapevole di come quanto accaduto tocchi profondamente la vostra comunità. Questi momenti di dolore e incertezza ci interpellano come Chiesa, spingendoci a vivere la nostra missione con maggiore intensità: essere testimoni di carità, di dialogo e di pace. È un appello a riflettere, a pregare e a custodire l’unità della nostra comunità, affinché nessuno si senta abbandonato o escluso.

Desidero anche informarvi che sono in contatto diretto con il vostro parroco per seguire da vicino la situazione e valutare insieme eventuali passi da compiere per accompagnare la comunità in questo momento difficile. Vi assicuro che continueremo a lavorare con impegno per promuovere serenità e dialogo.

Confido nel vostro senso di responsabilità e nella forza della vostra fede. Vi assicuro la mia preghiera e il mio sostegno affinché, attraverso il dialogo e il discernimento, possiate affrontare questa prova con coraggio e serenità”.

GiSpa