Alluvione Ischia. Lamonica scrive alla Brancaccio: « la disposizione della vostra direzione regionale completamente disattesa. Lavori “da realizzarsi” sono stati realizzati già prima dell’emissione del Decreto di approvazione del PFTE in “diminutio”»

25 novembre 2024 | 23:49
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Alluvione Ischia. Lamonica scrive alla Brancaccio: « la disposizione della vostra direzione regionale completamente disattesa. Lavori “da realizzarsi” sono stati realizzati già prima dell’emissione del Decreto di approvazione del PFTE in “diminutio”»

Un indomito Nicola Lamonica torna all’attacco degli interventi post alluvione ed in particolare sulle valutazioni ambientali per la Vasca di Colmata. Ecco il testo integrale del Movimento politico per la Rigenerazione dell’isola d’Ischia che si è rivolto alla  Dott.ssa Simona Brancaccio Ufficio Speciale Valutazioni ambientali e p.c al T.V. (CP) Antonio MAGI ed al Nucleo Carabinieri Forestali con l’ASL NA2 Nord- Distretto Sanitario 36 a cui sottopongono l’attenzione della costruita “ vasca di colmata” di Casamicciola Terme: «Egr. Dott.ssa Brancaccio, non l’abbia a male se – in relazione all’ogg. ed al relativo progetto generale di fattibilità tecnico ed economicoagli atti del Suo Ufficio per  adempimenti dovuti  – Le scriviamo per sapere qualcosa in più dal momento che non tutto è chiaro e che il costruito non è certamente il frutto della Sua volontà. Infatti dagli atti in nostro possesso risulta quanto segue: a) in data 09/04/2024 il Comune di Casamicciola T. ha trasmesso a codesta Direzione Generale il Progetto Tecnico di diFattibilitàed Economico ( PFTE) per  la verifica alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA ) integrata alla Valutazione d’Incidenza (VincA ) ai sensi dell’’art. 19 del D.Legs. 152/2026, che  viene bocciato “ per la impossibilità di  rendere valutazioni positive  di Via, Vas e VincA; b) a seguito della bocciatura e dopo diversi incontri, sia in diretta che da remoto, il progetto originario viene sostituito dal Comune  con unprogetto modificato “ in diminutio” che ha ridotto l’impatto ambientale  stralciando dal progetto iniziale “il prolungamento dell’alveo tombato  ed il prolungamento del pennello di scogli esistenti”; c) il Suo Ufficio,  in data 18/09/2024,circa il progetto “ in diminutio” dà l’OK  per la “realizzazione di  due vasche di colmata da riempire con materiale di risulta”a condizione che“il proponente comunichi – con modalità certificabili  – al Gruppo Carabinieri Forestale ed alla Capitaneria di Porto competente per territorio, ai fini delle attività di sorveglianza e ai soggetti assegnatari della gestione dei siti della Rete Natura 2000 interessati dalla VIncA, la data di inizio dei lavori con un preavviso minimo di quindici giorni”,facendo obbligo al Comune, tenuto al rilascio del provvedimento finale,di acquisire tutti gli altri pareri necessariper la congruità del progetto definitivo (esecutivo) con il Progetto PFTEesaminato dalla commissione da Lei diretta.Sta di fatto che, nonostante l’assenza di atti finiti e di tutte le autorizzazioni previste, i lavori siano andati avanti dal 18 aprile 2024  –  a seguito di un improponibile abuso amministrativoconsistente  nelverbale di somma urgenza del Comune (  da ritenersi del tutto ingiustificato !)e di un’ordinanza contingibile e urgente del Sindaco(ai sensi dell’art, 54 comma 4, del TUEL )anch’essa del tutto inopportuna e quindi illegittima  – e proseguono ancora oggiin assenzadell’approvazione del progetto esecutivodi un’opera minore e ridotta, del via libera e del parere degli Uffici dell’Autorità di Bacino competente, come sancito dal Decreto Dirigenziale n. 236 del 07 ottobre 2024, firmato dall’Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali dell’ Avv. Simona Brancaccio. Da tutto ciò si deduce  che la disposizione di codesta direzione generale è stata completamente disattesa, in quanto i lavori da realizzarsi sono stati realizzati già prima dell’emissione del Decreto di approvazione del PFTE in “diminutio” fosse approvato e si sta procedendo al riempimento delle due vasche di colmata già realizzate con materiale proveniente da una cava. In tal modo il Decreto dirigenziale viene inteso quasi come autorizzazione in sanatoria e non come autorizzazione di un’opera, seppur in termini ridotti, da realizzare. Tanto premesso dal momento che le disposizioni della Sua struttura regionale  VAS  sono state completamente disattesa e che i lavori della vasca di colmata sono stati realizzati già prima dell’emissione del decreto di approvazione del PFTE e anche in assenza  doverose competenze di pianificazione da parte del Consiglio Comunaleche rimane estraniato e superato dai suooi compiti istituzionali non ritiene egr. dott.ssadi dover intervenire ad horas per capire  e restituire legittimitàall’opera; persconfiggere così ogni sotterfugio in merito ai vincoli legislativi che sono presidi di legalità e di democrazia».