Amalfi: “I morti non fanno paura” – spettacolo teatrale Arsenali della Repubblica – buona la prima!

L’associazione Kaleidos è ritornata in scena con “ I morti non fanno paura “ atto unico di Eduardo De Filippo.

Si è da poco conclusa con successo di pubblico la prima rappresentazione, che ha registrato il tutto esaurito agli Arsenali della Repubblica.

Applausi a scena aperta per Manuel Buonocore, Viviana Salice, Lara Manzi, Damiano Andretta, Pierpaolo Manzo, Riccardo Rispoli e Rosario Fronda.

Molto emozionante il prologo inedito scritto dall’autore amalfitano Andrea Cataldi, in scena ad Amalfi , presso gli Arsenali della Repubblica.

Eduardo De Filippo è senza dubbio una delle figure più rappresentative della cultura napoletana e italiana, e il tema della morte è centrale nella sua opera, sempre trattato con una sensibilità e un’ironia unica. A quarant’anni dalla sua scomparsa, omaggiarlo con una delle sue opere è un modo perfetto per mantenere viva la sua eredità culturale e il legame con le tradizioni popolari che ha così tanto va La scelta di un’opera che tocca il tema della morte e le superstizioni è particolarmente azzeccata, poiché è un argomento che Eduardo trattava con una profondità e una comprensione del folklore e della spiritualità napoletana. A ciò si aggiunge la grande passione di queste donne e questi uomini che portano avanti il progetto dell’associazione: il teatro è molto più di un semplice luogo o di una serie di tecniche; è un’esperienza trasformativa e un modo di vivere. È un ponte tra il proprio mondo interiore e quello del pubblico, un luogo dove ci si può spogliare delle proprie maschere quotidiane per indossare quei personaggi e, paradossalmente, rivelare aspetti di sé stessi che altrimenti rimarrebbero nascosti; è un laboratorio di emozioni: chi recita sperimenta in prima persona i sentimenti ei conflitti del proprio personaggio, condividendo con il momento di gioia, dolore, rabbia pubblico, amore e fragilità. È come vivere molte vite in una sola, esplorando storie e punti di vista diversi.

Sul palco si crea una magia unica tra i membri del cast, che diventano una famiglia, e tra chi recita e chi osserva. Ogni spettacolo è diverso, e in ogni replica si può valutare un dialogo unico e irripetibile con il pubblico. La recitazione, quindi, diventa una danza tra chi interpreta e chi guarda, un gioco di sguardi, emozioni e silenzi che rendono viva ogni performance.

Il 3 Novembre ultime due repliche alle 18,30 e una alle 20.