Ammanettato usuraio colto in flagranza di reato

21 novembre 2024 | 18:29
Share0
Ammanettato usuraio colto in flagranza di reato

Il 16 novembre scorso a Torre del Greco, i militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale grazie ad un mirato servizio di osservazione, controllo e pedinamento, portavano a sorprendere lโ€™indagato, nellโ€™atto di riscuotere unitamente al nipote (soggetto affetto da infermitร  mentale), nei pressi dellโ€™abitazione di una delle sue vittime, una somma di denaro pari a euro 300 a titolo di interessi relativi ad un pregresso debito

Il 16 novembre scorso a Torre del Greco, i militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale hanno proceduto allโ€™arresto in flagranza del reato di usura di un soggetto di Torre Annunziata, a seguito di un mirato servizio di osservazione, controllo e pedinamento, che portava i militari a sorprendere lโ€™indagato, nellโ€™atto di riscuotere unitamente al nipote (soggetto affetto da infermitร  mentale), nei pressi dellโ€™abitazione di una delle sue vittime, una somma di denaro pari a euro 300 a titolo di interessi relativi ad un pregresso debito.

Si รจ proceduto allโ€™arresto a conclusione di una complessa indagine, condotta dai Carabinieri di Boscoreale e coordinata dalla Procura della Repubblica, originata dalla denuncia di una donna, vittima di maltrattamenti, la quale, sentita dai militari, aveva evidenziato come il suo compagno le usasse violenza, in quanto esasperato dai pressanti debiti contratti con usurai.

A seguito della denuncia della donna, si procedeva, dapprima a monitorare il compagno della stessa, riuscendo ad individuare il soggetto con cui questi avrebbe contratto i debiti di natura usuraria, e successivamente ad intercettare lโ€™utenza telefonica di questโ€™ultimo.

Lโ€™attivitร  captativa, fin dalle prime fasi delle indagini, restituiva un quadro particolarmente allarmante, delineando la figura dellโ€™arrestato quale usuraio di lungo corso e con almeno 7 vittime che, alla data dellโ€™arresto, ancora gli corrispondevano mensilmente somme di denaro che variavano dai 100 fino ai 500 euro.

Dalle intercettazioni รจ emersa, inoltre, la frenetica attivitร  di riscossione dei ratei e la pressione nei confronti delle vittime che lโ€™indagato avrebbe posto in essere nel rammentare ai suoi debitori le imminenti scadenze, pressione che, in alcuni casi, sarebbe sfociata in vere e proprie condotte intimidatorie, integranti, pertanto, il delitto di estorsione.

Una volta individuate le presunte vittime, le stesse sono state escusse dai militari e dallโ€™Autoritร  Giudiziaria e le loro dichiarazioni, non solo hanno confermato lโ€™ipotesi accusatoria, ma hanno consentito, altresรฌ, di delineare anche la professionalitร  con cui, da anni, lโ€™indagato avrebbe stipulato accordi di natura usuraria, approfittando ora dello stato di bisogno delle persone, ora dellโ€™esigenza di liquiditร  di taluni commercianti.

Dalle risultanze investigative, infatti, รจ emerso che lโ€™indagato avrebbe prestato denaro ad almeno 7 persone di Comuni diversi, alcune delle quali sarebbero state sotto il suo giogo da piรน di 10 anni, divenendo per lo stesso una sorta di vitalizio da riscuotere ogni mese.

Lโ€™operazione si รจ conclusa con la perquisizione dellโ€™abitazione dellโ€™indagato e di un terreno di sua proprietร , da cui รจ scaturito il sequestro di unโ€™ingente somma di denaro (20.000 euro), di gioielli e orologi di valore ed anche di unโ€™arma da fuoco illegalmente detenuta.

Allโ€™esito dellโ€™udienza di convalida, il GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto nei confronti dellโ€™indagato lโ€™applicazione della custodia cautelare in carcere, non solo per il reato per il quale si era proceduto allโ€™arresto in flagranza, ma anche per altri 18 capi di imputazione, dei quali 15 reati di usura, 2 reati di estorsione e un reato concernente le armi, ritenendo la sussistenza di un grave quadro indiziario a suo carico e di un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato.