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Ancora un tentativo di furto alla scuola Denza

12 novembre 2024 | 15:31
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Ancora un tentativo di furto alla scuola Denza

Castellammare di Stabia ( Napoli) “Nelle scorse ore si è verificato l’ennesimo tentativo di furto presso la scuola Luigi Denza, un bersaglio ormai acclarato per i criminali che, sfruttando la scarsa attenzione riservata alla periferia della nostra Castellammare, hanno individuato nell’istituto una facile preda e fonte di guadagno illecito”, dice Pasquale d’Apice consigliere comunale di minoranza.

“Già a settembre, dopo un primo furto, avevo chiesto al sindaco Luigi Vicinanza di intervenire con urgenza con un piano d’azione concreto per prevenire e contrastare ulteriori atti criminali, attraverso un miglioramento della sorveglianza e un potenziamento della presenza delle forze dell’ordine. Purtroppo, a questa mia richiesta non è seguita alcuna risposta.

Il nuovo episodio di queste ore dimostra che non sono stati fatti passi avanti concreti per garantire la sicurezza della scuola Denza, in un momento storico in cui le risorse destinate all’istruzione sono già poche, e la cui perdita compromette il futuro e la crescita di centinaia di giovani studenti e cittadini di Castellammare.

È necessario che il rafforzamento del controllo del territorio non si limiti alle zone centrali, come la villa comunale o il centro città, trascurando le periferie dove i cittadini sono costretti a convivere da anni con un senso di “autogestione” e a colmare le carenze delle istituzioni con iniziative proprie. Castellammare deve essere sicura in ogni suo angolo; i cittadini delle periferie non possono continuare a sentirsi cittadini di Serie B, né gli studenti devono essere penalizzati a seconda del quartiere in cui si trovano.

Torno dunque a chiedere al sindaco Vicinanza interventi concreti, che vadano oltre i proclami e le parole di circostanza. La città ha bisogno di telecamere funzionanti e di pattuglie costanti su tutto il territorio comunale. Perché non esistono due Castellammare: la sicurezza e le opportunità devono essere uguali per tutti”, conclude d’Apice.