Archeologia in Penisola Sorrentina. Saltovar e il cippo di Cursor
Nel 1922 vi fu un Ritrovamento storico a Parsano Vecchio: il cippo funerario di Cursor, dispensator di Claudia Capitolina
SORRENTO – Tra gennaio e febbraio del 1922, durante i lavori di scavo per le fondamenta di una casa in località Parsano Vecchio, nei pressi dell’antica porta che conduceva a Massa Lubrense, è stato rinvenuto un cippo funerario in marmo bianco (columella). Questo reperto archeologico di epoca traianea, ora conservato in sala 4 del Museo Archeologico di Sorrento, offre uno spaccato della vita e della società romana del I e II secolo d.C.
Descrizione del cippo
Il cippo è acefalo, con un’incavo sulla parte superiore dove probabilmente era posta una decorazione, rimossa o perduta nel tempo. Nonostante la superficie scrittoria risulti corrosa, l’iscrizione, seppur frammentaria, ci permette di ricostruire parte della storia di Cursor, un dispensator (amministratore) al servizio di Claudia Capitolina, figura di spicco del mondo romano.
Le misure del cippo sono: altezza 36,5 cm, larghezza 18,5 cm, spessore 4,5 cm. L’incisione, con lettere di altezza variabile tra 1,7 e 2,6 cm, recita:
Cursor, Claudiae Capitolinae dispensator, vixit annis XXIX.
(Cursor, amministratore di Claudia Capitolina, visse 29 anni)
La figura di Cursor e il ruolo del dispensator
Cursor non era un semplice servo, ma un ordinarius, responsabile della gestione delle finanze e dell’amministrazione privata della sua domina. Questo incarico implicava compiti complessi: dalla tenuta dei registri al controllo delle proprietà e alla supervisione dei pagamenti. Cursor faceva parte della familia urbana di Claudia Capitolina, distinta dai servitori legati alle proprietà rurali.
Il ruolo del dispensator si collocava gerarchicamente sotto il procurator, in un sistema articolato tipico delle grandi case romane. Questa figura era essenziale non solo per le necessità domestiche, ma anche per le attività economiche e commerciali delle elite.
Claudia Capitolina: una figura storica di rilievo
L’identità di Claudia Capitolina è ben documentata: figlia di Tiberius Claudius Balbillus, prefetto d’Egitto sotto Claudio e Nerone, e moglie di Gaio Giulio Antioco Epifane, erede al trono del regno di Commagene (Siria). Capitolina, onorata a Pergamo con il titolo di basilissa (regina), visse una vita intrecciata con le più alte sfere della politica e della cultura romana.
Dopo il primo matrimonio, sposò il cavaliere romano Marcus Junius Rufus, anch’egli prefetto d’Egitto. La sua presenza a Sorrento, dedotta dal ritrovamento del cippo e dalla possibile esistenza di una villa nei pressi della via Minervia, arricchisce il quadro storico della regione, suggerendo il ruolo di Sorrento come luogo di villeggiatura e centro economico per l’aristocrazia romana.
Un frammento di storia romana
Il rinvenimento del cippo di Cursor, insieme ad altri reperti funerari come tombe “a cappuccina” e a cassa con copertura di tegoloni, testimonia l’importanza di questa area nell’antichità. La necropoli, situata lungo la strada che collegava Sorrento a Massa Lubrense, rappresentava un punto nevralgico della viabilità e della vita sociale della città.
L’ipotesi che Claudia Capitolina possedesse una villa a ovest di Sorrento si rafforza con questa scoperta, suggerendo la presenza di una comunità servile altamente specializzata al servizio delle grandi famiglie aristocratiche.
Questo cippo funerario, sebbene semplice nella fattura, apre una finestra sulla complessità del mondo romano, ricordandoci l’importanza della memoria storica e del ruolo fondamentale che ogni figura, dai re ai servitori, ha avuto nella costruzione della nostra civiltà.
NOTIZIE SCAVI 1922 Vol. XIX.
SORRENTO Rinvenimenti in località Parzano. Eseg dosi gli sterri per la gettata delle fondamenta di una casa che il signor Suvio Salvatore Gargiulo costruisce in località Parzano presso la antica porta che conduce a Massa, si sono rinvenuti nei mesi di gennaio-febbraio 1922, alla profondità di circa metri sei e mezzo dal piano di campagna, alcune poche tombe alla cappuccina, e tre o quattro tombe a cassa con sponde in muratura e copertura di tegoloni. In una sola tomba si è rinvenuto, accanto al cadavere, un rozzo orceolo. Nel terreno si è raccolta una lastrina di marmo alta m. 0,55, superiormente ter- minata a disco, grezza nella parte inferiore destinata ad essere infitta nel terreno. La lastrina, oggi conservata in casa Gargiulo, reca in lettere di buona epoca la iscrizione CVRSOR CLAVDIAE CAPI TOLINAE DISP VIX AN ΧΧΙΧ Le lettere sono alte rispettivamente mm. 26, 19, 19, 17. Nel terreno di riporto si è anche rinvenuto un frammento di puttino marmoreo, privo della testa e delle braccia, grandemente scheggiato nel resto della figura, rappre- sentato sedente e con le gambe flesse, le quali sono in parte coperte da un himation. Il frammento, dell’altezza massima di m. 0,37, è di pessima fattura. S. AURIGEMMA. 19
dal volume Storia, istituzioni e prosopografia di Surrentum romana. La collezione epigrafica del Museo Correale di Terranova Marici M. Magalhaes
Cippo funerario in marmo bianco acefalo (columella), rinvenuto tra gennaio-febbraio del 1922 in loc. Parsano Vecchio’ presso l’antica porta che conduce a Massa’ ad O di Sorrento196• Presenta un incavo lungo la parte superiore, che è priva della testa, ma integra all’epoca del rinvenimento. La superficie scrittoria è molto corrosa. Il lato sinistro, la base ed il retro sono lisci; il lato destro è grezzo. Misure: h., cm+ 36,5; largh., cm 18,5; spess., cm 4,5. Piccolo punto triangolare alla I. 2. Altezza delle lettere: cm 2,6-1,9-1,9- 1,7.
Bibl.: AuRIGEMMA 1922, p. 145. Sala 4, inv. n. 194b (Fig. 65).
Cursor,
Claudiae Capitolinae
disp(ensator),
vix(it) an(nis) XXIX
Datazione: età traianea (se identificata con Claudia Capitolina di Pergamum).
Cursor 199 era un servo di Claudia Capitolina2!X!e viene qui incluso nel capitolo ‘mestieri’ a causa della qualifica di dispensator, cioè amministratore o intendente della proprietà privata della patrona (e non un servo imperiale) con funzioni specifiche di tenere la sua cassa ed i registri d’ amministrazione, fare i pagamenti, ecc.( … administratio pecuniae, dispensntores … 201 ).
Il dispensator era un servo ordinarius, ma dipendeva dal procurator gerarchicamente superiore nell’amministrazione domestica delle grandi case; apparteneva ad unafamilia urbana (benché non ci sia una distinzione assoluta) e si può trovare meno frequentemente un dispensator facente parte di una villa rustica, e in questo caso prende il posto piuttosto dell’acto,-202che del vilicus (per le medie proprietà)203•
‘” AuRJGEMMA 1922, p. 145: … per la gettata delle fondamenta di una casa che il signor Silvio Salvatore Gargiulo cosfruisce … a/la profondi/il di circa metri sei e mezzo dal piano di mmpagna, alcune poche tombe alla cappuccina, e tre o quattro tombe a ca55a con sponde in muratura e copatura di tegoloni. In una sola fomba si è rimoenulo, accanto al cadavere, un rozzo orceolo. Nel terreno si è racco/la uua lastrina di marmo … superionnente terminala a disco … oggi conservata in casa Gargilllo …. Nel ferreno di riportosiècmche rirwenuto un puttino (h = cm 37} marmoreo privo del/a testa e delle braccia, … sedente e con le gambe flesse, le quali sono in parte coperie da un hima/1011.
190 Per il cognomcn latino Cursor, v. KAJANTO 1965, pp. 82, 93, 96 e 361.
“” Per il cognomen latino Capitolina, v. KAJANTO 196_5, 48, 50 e 183, poco comune tra liberti.
“‘ Gaius, 111st. L122;con lo stesso senso v. anche Plin. H.N, XXXIII, 42-43 e Varr. LL V.183.
Si ricordi che Trimalchione ha un procuratore che ricevei conti, mentre è un dispensatore
che fa i pagamenti (Satyr. 30); cfr. QuintiL Declama/. 345.
~” Sì osserva una distinzione soltanto tra il dispensatore il vilirns in Cli., VI 278: … disp(ensa/or)
qui ante t•ilirns h11ius locL
“” Peri dfapensatores v. BLOCH 1969, s.v. àispensator; per le funzioni de[ dispensa/or v. anche da
ultimo CARLSEN 1995, passim e specialmente pp. 147-158. Per i dispensatores dell’amministrazione
imperiale, v. BouLVERT 1970, pp. 429-433.
Molto importante per le nostre conoscenze è l’identità della domina di Cursor, Claudia Capitolina (PIR 2 C 1086), che va identificata con la Capitolina di rango equestre, figlia di Ti. Claudius Balbillus (PTR 2C 813), praejectus Aegypti in età daudia o neroniana. Capitolina aveva sposato C. Iulius Antiochus Epiphanes, figlio di Antiochus IV (re di Commagene in Syria) quando fu onorata pubblicamente a Pergamum {prima del 113 d.C.) col titolo di f3aotì.looa (regina). Da questo matrimonio ebbe due figli: C. Iulius Antiochus Epiphanes P/Jilopappus (rex), cos. a. 109 d.C. e Iu/ia Balbi/la. Dopo la morte del primo marito sposò il cavaliere M. lunius Rufus (PIR 2 I 812), praefectus Aegypti a. 94-98 d.C. e da questa unione nacque M. Iu11ius Mettius Rufus (PIR 2 I 777),
cos. suff nel 128 d.C..
Dato che il cippo del suo servus dispensator è stato rinvenuto nella necropoli che usciva dalla porta Parsano Vecchio, lungo la cd. via Minervia (verso Massa Lubrense e Punta della Campanella), si potrebbe avanzare l’ipotesi che Capitolina fosse proprietaria di una grande villa ubicata ad O di Surrentum, per cui avrebbe avuto bisogno di servi-amministratori, tra cui il dispensator204 •
Si aggiunga infine che un altro tipo di dispensator, quello chiamato atriensis, è testimoniato in una proprietà imperiale a Surrentumws.