Carlo Alfaro: essere Pediatri

10 novembre 2024 | 19:28
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Carlo Alfaro: essere Pediatri

Un incontro con tanti Colleghi Pediatri che si sono specializzati come me nei lontani anni ’90, per brindare ai nostri 30 anni e passa di carriera, è stata l’occasione per riflettere sulla nostra professione, tra ricordi, speranze, promesse, emozioni, soddisfazioni e qualche rimpianto e delusione. Noi Pediatri abbiamo la consapevolezza, l’orgoglio e la responsabilità di essere una figura molto importante per le famiglie, un punto di riferimento affidabile e privilegiato per la promozione e tutela della salute psicofisica del loro bene più prezioso, un figlio. La Pediatria più ancora che altre discipline sanitarie compendia aspetti di natura estremamente varia: medica, psicologica, sociologica, ma anche attinenti a contesto storico e sociale, cultura e tradizioni. La grande sfida della Pediatria è che a differenza delle altre branche della Medicina il rapporto non è direttamente medico-paziente ma viene mediato dai genitori, creando degli equilibri delicati e complessi. A volte si vive la frustrazione di non poter fare quello che vorremmo per il bene del bambino perché non riusciamo a convincere i genitori! Un grande lavoro consiste dunque nel conquistare la loro fiducia per smontare le informazioni fuorvianti, le false convinzioni, i pregiudizi radicati e garantirci che aderiscano alle nostre raccomandazioni. Le barriere caratteriali, emotive, comportamentali, educazionali, morali, ideologiche, culturali, sociali, linguistiche fra medici e genitori possono rappresentare ostacoli a volte ardui da superare ai fini di una comunicazione empatica ed efficiente. Soprattutto quando il cumulo di aspettative, ansie, paure, stereotipi, falsi miti rende poco flessibili i genitori ad ascoltare le nostre ragioni. Spesso poi il bambino reale è diverso da quello che si era immaginato e noi Pediatri dobbiamo aiutare i genitori a diventare consapevoli, autonomi, elastici ed empatici con i figli. Nessun genitore è perfetto, l’importante è, semplicemente, esserci. Pediatri e genitori devono allearsi, assieme a tutti gli adulti che intervengano sul bambino, per permettergli di esprimere al massimo le sue potenzialità e la sua dignità, nel rispetto sempre della sua unicità. Come diceva un grande Maestro della Pediatria, il Professor Roberto Burgio: “Nessuno è responsabile della propria nascita ma, proprio per questo, siamo tutti responsabili di far vivere bene chi nasce”.
Carlo Alfaro