Claudia Cecamore: la Base di Sorrento e il suo significato storico
Nel cuore della Sala degli Specchi del Museo Correale di Sorrento, la direttrice soprintendente Claudia Cecamore ha concesso un’intervista esclusiva, offrendo un’affascinante anticipazione sul significato e le vicissitudini della celebre Base di Sorrento. Questa testimonianza archeologica, che affonda le sue radici nel periodo augusteo, è tornata al centro dell’attenzione grazie a un’attenta opera di studio e valorizzazione.
Un tesoro ritrovato: la storia della Base di Sorrento
La Base di Sorrento ha attraversato secoli di oblio e trasformazioni, da materiale di riutilizzo murario nel campanile del Vescovado locale, fino a tornare protagonista nella sua ultima sistemazione al Museo Correale. Come ricorda la Cecamore, una copia della base è già presente al Museo della Civiltà Romana a Roma dal 1932, frutto di un’epoca di fervore archeologico e ideologico.
“Negli anni Trenta,” spiega la direttrice, “il calco della base fu creato per la Mostra Augustea della Romanità, organizzata nel 1937 per celebrare il bimillenario della nascita di Augusto. Durante il regime fascista, l’archeologia era strumentalizzata per sovrapporre l’immagine di Augusto a quella di Mussolini, proponendo una continuità tra l’Impero Romano e l’Italia moderna.”
Il ruolo dell’archeologia nella propaganda e il dibattito scientifico
La Base di Sorrento, che raffigura temi legati al culto di Vesta e al concetto di reduplicazione istituzionale augustea, divenne simbolo del processo con cui Augusto consolidò il suo potere imperiale. Come ricorda la Cecamore, Augusto non distrusse le istituzioni repubblicane ma le integrò nel nuovo assetto imperiale, un’operazione che definisce “una magistrale sintesi ideologica, politica e religiosa”.
La base fu al centro degli studi di grandi archeologi come Amedeo Maiuri, Margherita Guarducci e Rodolfo Lanciani, che si confrontarono sul significato delle sue iscrizioni e sulla ricostruzione delle parti mancanti. In particolare, la questione dell’integrazione del culto di Vesta nella casa di Augusto ha alimentato per anni dibattiti accesi tra studiosi.
L’archeologia tra scienza e spettacolo
Un tema controverso affrontato durante l’intervista riguarda la spettacolarizzazione dell’archeologia. “Non sono contraria a una certa teatralità,” ammette la Cecamore, “ma deve rimanere nei limiti della scientificità. L’archeologia ha il dovere di educare senza sacrificare la sua integrità.”
Con il recente ritorno d’interesse verso l’epoca augustea, la Base di Sorrento è destinata a diventare un simbolo del dialogo tra passato e presente, un punto d’incontro tra la ricerca scientifica e la divulgazione al grande pubblico.
Un futuro per il passato
L’intervista si è conclusa con un’anteprima sulle prossime attività del Museo Correale, che includono conferenze e mostre per approfondire la storia della Base di Sorrento e il suo contesto storico. “L’obiettivo,” spiega la direttrice, “è far riscoprire l’importanza di questo reperto non solo per Sorrento, ma per comprendere meglio la complessità della politica culturale e religiosa di Augusto, fondamento dell’Impero Romano.”
Con il sorriso di chi vive con passione il proprio lavoro, Claudia Cecamore lascia intravedere un futuro brillante per la Base di Sorrento, non solo come testimonianza del passato, ma come strumento di dialogo e riflessione culturale.
Conferenza sulla Base di Sorrento: le parole del Presidente Gaetano Mauro celebrano il Museo Correale
Ieri sera, presso il prestigioso Museo Correale di Terranova, si è tenuta una conferenza dedicata alla celebre Base di Sorrento, uno dei ritrovamenti archeologici più significativi dell’antica Surrentum. L’evento, impreziosito dalla presenza della dottoressa C. Amore, curatore archeologo della Soprintendenza Capitolina e responsabile del Museo della Civiltà Romana, ha attirato un pubblico numeroso e appassionato.
A dare il via alla serata è stato il discorso introduttivo del presidente della Fondazione Correale, Gaetano Mauro, che ha saputo coinvolgere i presenti con il suo entusiasmo e la sua profonda dedizione al museo e alle sue bellezze.
Un patrimonio restituito alla comunità
Nel suo intervento, Mauro ha espresso la sua gratitudine verso le Amiche del Museo, sponsor fondamentali del restauro della Base di Augusto, ora esposta nella nuova sezione archeologica del Correale inaugurata il 10 maggio scorso. “È un onore vedere tanta partecipazione questa sera. La presenza di così tante persone dimostra l’interesse e l’amore per la storia e il nostro territorio,” ha dichiarato Mauro, ringraziando inoltre MSC Foundation, che ha fornito un contributo determinante per i restauri e per l’apertura della rinnovata area espositiva.
La nuova sezione archeologica, come ha ricordato Mauro, è un esempio di come sia possibile valorizzare e rendere accessibili i tesori della storia locale. Ogni reperto esposto è stato sottoposto a un attento restauro, contribuendo a offrire una narrazione completa e coinvolgente dell’antica Surrentum.
Il fascino della Base di Sorrento
La Base di Sorrento, spesso identificata con la Base di Augusto, rappresenta un simbolo dell’eredità romana della penisola. A completare l’esperienza della visita, un video multilingue (disponibile in sette lingue) offre una ricostruzione della Surrentum romana, trasportando i visitatori in un viaggio nel tempo. Mauro ha invitato calorosamente la dottoressa Amore a visionare il video, definendolo “un’opera che combina storia e tecnologia, restituendo la bellezza e l’importanza di un’epoca lontana.”
Un impegno continuo per la cultura
“Il restauro e la valorizzazione della Base di Augusto sono stati possibili grazie all’impegno congiunto di enti pubblici, sponsor privati e il lavoro appassionato dello staff del museo,” ha sottolineato Mauro, ribadendo la missione del Correale come custode della memoria storica di Sorrento.
Prima di concludere, Mauro ha augurato a tutti una buona serata e ha annunciato un piccolo omaggio per la dottoressa Amore, a riconoscimento della sua preziosa collaborazione.
Un evento che guarda al futuro
La conferenza si è poi sviluppata con l’intervento della dottoressa Amore, che ha deliziato il pubblico con approfondimenti e curiosità sulla Base di Sorrento e sull’archeologia romana. L’evento si è concluso con un applauso caloroso, a testimonianza dell’interesse e dell’entusiasmo per un patrimonio che continua a raccontare storie e a ispirare generazioni.
Il Museo Correale di Sorrento si conferma così un luogo di eccellenza, dove il passato incontra il presente, invitando tutti a scoprire la ricchezza del territorio attraverso il fascino senza tempo della storia.
Le Amiche del Museo Correale e il Restauro della Base di Augusto: il discorso della Presidente Giuliana Pegge
Durante la conferenza sulla Base di Sorrento, tenutasi al Museo Correale di Terranova, uno dei momenti più sentiti è stato il discorso della presidente dell’associazione Amiche del Museo Correale, Giuliana Pegge. La presidente ha espresso con entusiasmo l’impegno della sua associazione nel sostenere il museo e il restauro della preziosa Base di Augusto, oggi uno dei pezzi più prestigiosi della sezione archeologica del Correale.
Un impegno nato dall’amore per il museo
Giuliana Pegge ha ricordato come circa due anni fa il museo avesse coinvolto l’associazione proponendo di sponsorizzare il restauro di questa straordinaria opera. “Abbiamo subito accettato con orgoglio,” ha dichiarato, sottolineando come le Amiche del Museo abbiano riconosciuto l’importanza della Base, considerandola un simbolo della bellezza e del valore del patrimonio locale.
La presidente ha anche ribadito la missione dell’associazione: essere un punto di riferimento e un supporto costante per il Museo Correale. “Per noi non è solo il museo della città, ma il nostro museo, un luogo che ci appartiene e che siamo felici di arricchire con il nostro contributo.”
Quindici anni di collaborazione e uno sguardo al futuro
La collaborazione tra le Amiche del Museo e il Correale dura ormai da 15 anni, un percorso costellato di progetti e iniziative che hanno portato risultati significativi. Ma Giuliana Pegge guarda anche al futuro, sottolineando con entusiasmo la recente creazione della sezione giovani dell’associazione, un’iniziativa nata per coinvolgere le nuove generazioni e arricchire il gruppo con idee innovative.
“Le giovani Amiche del Museo porteranno un nuovo sprint alla nostra associazione,” ha affermato, mostrando fiducia nel futuro e nella capacità delle nuove leve di dare un contributo fresco e dinamico.
La forza della coesione e della partecipazione
La presidente ha anche evidenziato il valore della collaborazione tra i membri dell’associazione e l’amministrazione del museo. “La nostra forza sta nella partecipazione attiva e corale a tutte le iniziative. È grazie a questa coesione che riusciamo a raggiungere obiettivi importanti, come il restauro della Base di Augusto.”
Giuliana Pegge ha poi concluso il suo intervento con un ringraziamento sentito all’amministrazione e ai collaboratori del museo, per il continuo supporto e la disponibilità con cui accolgono le iniziative delle Amiche del Museo.
Un gesto di valore per il patrimonio comune
Il restauro della Base di Augusto non è solo un intervento conservativo, ma rappresenta un segno concreto dell’amore della comunità per il proprio patrimonio culturale. Grazie all’impegno delle Amiche del Museo, questo tesoro archeologico è oggi restituito alla città, valorizzato nella sua bellezza e accessibile a tutti.
La conferenza si è conclusa con un applauso caloroso, a testimonianza dell’apprezzamento per il lavoro svolto dall’associazione e del profondo legame tra la comunità e il Museo Correale, custode della memoria e della cultura di Sorrento.