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Cristo Re: un Regno di Verità, Amore e Servizio

24 novembre 2024 | 08:45
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Cristo Re: un Regno di Verità, Amore e Servizio

Cristo Re: un Regno di Verità, Amore e Servizio.

Oggi, 24 novembre 2024, la Chiesa celebra la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo, che conclude l’anno liturgico. In questa occasione, il Vangelo proposto è tratto da Giovanni 18,33-37, dove Gesù, davanti a Pilato, afferma: «Il mio regno non è di questo mondo».

Papa Francesco, riflettendo su questo brano, ha sottolineato che la regalità di Cristo si distingue nettamente da quella terrena. Gesù non cerca il potere o la gloria mondana; al contrario, la sua missione è servire e testimoniare la verità. Il Santo Padre ha evidenziato che, mentre i potenti della terra costruiscono troni per affermare il loro dominio, Cristo sceglie la croce come trono, manifestando un regno fondato sull’amore e sul sacrificio.

In un’udienza recente, Papa Francesco ha ricordato che la vita del creato non avanza a caso, ma procede verso una meta finale: la manifestazione definitiva di Cristo, Signore della storia e di tutto il creato. Ha esortato i fedeli a riconoscere in Gesù il Re che, attraverso la croce, ha mostrato la potenza salvifica dell’amore, invitando tutti a vivere secondo i valori del suo regno: verità, giustizia, amore e pace.

Questa solennità ci invita a riflettere sulla nostra adesione al regno di Cristo, un regno che non si impone con la forza, ma si propone con l’amore. Seguire Cristo Re significa abbracciare la sua logica di servizio e donazione, riconoscendo che la vera grandezza risiede nell’umiltà e nella capacità di amare senza riserve.

Dal libro del profeta Daniele
Dn 7,13-14

Guardando nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

Seconda lettura

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 1,5-8

Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!