Dalla Costiera Amalfitana alle alte vette: l’incredibile viaggio in bici e a piedi di Andrea Lanfri
Partito dalla Costiera Amalfitana, l’alpinista Andrea Lanfri attraversa le vette dell’Italia centrale con un viaggio a piedi e in bici, unendo simbolicamente il Paese.
In viaggio attraverso l’Italia centrale, Andrea Lanfri parte dalla Costiera Amalfitana con un sogno: unire idealmente il Paese, passo dopo passo, per dimostrare che i limiti sono fatti per essere superati. Con il sostegno del Club Alpino Italiano, l’alpinista e ex atleta paralimpico affronta un’avventura che dalle rive del Tirreno lo porterà fino alle alte vette dell’Appennino, per concludersi sull’Adriatico, a Pescara.
Il viaggio di Lanfri ha avuto inizio il 2 novembre, con un incontro significativo insieme a più di 150 giovani al terzo Camp Giovani CAI sui Monti Picentini in Campania. Qui, Andrea ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza e la sua storia, infondendo coraggio e ispirazione. Da quel momento ha iniziato a percorrere l’Italia centrale, alternando la bici alle escursioni a piedi, con l’obiettivo di esplorare e unire idealmente le terre che attraversa.
Dopo un intenso momento di condivisione con i 150 giovani del terzo Camp Giovani CAI, Andrea Lanfri ha iniziato il suo percorso in bici attraverso le montagne della Campania, puntando verso il Monte Meta, cuore selvaggio del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Dai sentieri, Lanfri ha potuto ammirare anche la meravigliosa vista della Costiera Amalfitana.
“Salutati i ragazzi del camp, mi sono lanciato sulle strade poco trafficate che attraversano il Parco dei Monti Picentini,” racconta Lanfri. “Queste montagne mi ricordano le mie Alpi Apuane, e ho avvertito subito una sensazione familiare.
Partito dal mare, Lanfri si avventura verso l’Appennino continentale, con tappe che toccheranno il Monte Meta nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Monte Amaro nel massiccio della Maiella, e il Sirente nel parco regionale Sirente-Velino, fino ad arrivare al Corno Grande del Gran Sasso. Il viaggio si concluderà con la discesa verso il mare Adriatico e l’arrivo a Pescara. Un percorso lungo la penisola italiana, segnato dalla lentezza del cammino e da un profondo messaggio di inclusione e resilienza: “L’impossibile non esiste”.
“Finora ho sempre affrontato le mie sfide con uno spirito competitivo, cercando di superare ogni ostacolo,” spiega Andrea. “Questa volta, però, ho deciso di partire con il cuore sereno, pronto a scoprire le montagne del centro Italia, a piedi e in bici, e a conoscere le persone che vivono in questi luoghi. Non ho un cronometro, ma lascio che siano le albe, i tramonti e i passi sui sentieri a dare ritmo al viaggio.”
Andrea è un esempio di adattamento e passione: “Il cambiamento parte da noi, non possiamo aspettare che sia l’ambiente a cambiare per noi. Nelle mie avventure uso attrezzatura standard – dalle scarpe alle piccozze – e sono io a imparare come adattarmi, non il contrario.”
Il Club Alpino Italiano, orgoglioso sostenitore del progetto, si esprime per bocca del presidente generale Antonio Montani: “Siamo fieri di collaborare con Andrea Lanfri per promuovere uno sport inclusivo, che possa ispirare e abbattere ogni limite. Il viaggio di Andrea riflette i valori di inclusività e apertura che caratterizzano il CAI e il mondo della montagna. Con questa iniziativa, Lanfri, atleta e simbolo di resilienza, dimostra che tutti possono vivere l’alpinismo e la montagna.”
Per Andrea, la montagna è un simbolo di rinascita. Dopo una meningite con sepsi meningococcica nel 2015, che lo ha lasciato senza entrambe le gambe e sette dita delle mani, la sua vita ha trovato nuova forza nelle vette. Al risveglio dal coma, con il corpo segnato, ha accolto come una sfida la frase “In montagna non ci andrai più”. Quella sfida l’ha spinto a dimostrare il contrario.
Oggi, quasi dieci anni dopo, Andrea è il primo atleta pluri-amputato a raggiungere la vetta dell’Everest e sta completando le Seven Summits, le cime più alte di ogni continente, con solo due mete ancora da scalare: l’Elbrus e il Monte Vinson. Pedala, corre, scala, inventando nuovi progetti, senza mai fermarsi.
Tra questi ci sono i “From 0 to 0”, viaggi ininterrotti da mare a mare, che lo hanno condotto su iconiche montagne italiane come il Monte Rosa, il Corno Grande e le Alpi Apuane.