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Cronaca
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Ho sognato Angelo Vassallo sorridere in piazza come quando lo ho intervistato

8 novembre 2024 | 08:34
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Ho sognato Angelo Vassallo sorridere in piazza come quando lo ho intervistato

Questa notte ho sognato Angelo Vassallo sorridere in piazza come quando lo ho intervistato. Partii da Positano per conoscerlo, e non è stata poi la prima volta, scrivevo per il Corriere del Mezzogiorno, dopo un’esperienza a Il Mattino e Metropolis, ed era partita da poco l’avventura di Positanonews. Mi accolse radioso in piazza, mi portò a vedere il porto di Acciaroli, ma anche il castello, che voleva come capoluogo in Europa della Dieta Mediterranea, andai a casa sua dove incontrai il padre, persone semplici , lavoratori, con le mani grosse di chi fatica onestamente  e si respirava l’aria delle tradizioni antiche del mondo contadino e dei pescatori.  Vassallo mi affascinava, era un sindaco simbolo, quanto tutti pensavano in piccolo solo per se stessi, lui pensava a far crescere il suo paese, non senza difficoltà. Mi ricordo che mi raccontò come ogni sua innovazione sia stata contrastata , ma che poi abbia portato beneficio alla città “All’inizio è stato così per liberare la piazza”.  Ma i contrasti, e le gelosie, le aveva anche nella politica e  con la provincia di Salerno, di cui denunciava le inefficienze e le “strade fantasme”,  ci cui tanto aveva bisogno il Cilento, mai realizzate. La mattina all’alba per controllare se il depuratore funzionava, se gli spazzini facevano il loro lavoro, le notti passate con il segretario comunale per tante iniziative, anche battaglie contro la Regione Campania per la gestione del demanio.  Amava molto la Costiera amalfitana per l’organizzazione turistica, il know how che voleva trasferire nel Cilento, in particolare, se non ricordo male, aveva una intesa con Praiano. Quando è stato ucciso dall’inizio si è capito che c’era qualcosa che non quadrava, deficienze o inefficienze investigative, o addirittura coperture? Ed era quello che trapelava, anche a un piccolo cronista locale. Sono tornato più volte a Pollica ed era chiaro che qualcuno lo voleva mettere a tacere, qualcuno molto in alto. Ora si è arrivato, forse, alla quadra, uomini dell’Arma, forse, dobbiamo aspettare le eventuali condanne definitive. Qualche anno fa sono tornato a Pollica per un progetto con le scuole medie di Positano per la legalità, con Maria Rosaria Manzini e Posidonia, scegliemmo di portare i ragazzi a Pollica, incontrammo Dario Vassallo, che ha continuato imperterrito questa battaglia, poi affiancato da giornalisti come Enzo Iurillo e Golia, la verità oramai non si sapeva solo el paese , ma era sotto gli occhi di tutta l’Italia. A questo punto non si poteva non agire. E stanotte lo ho visto in piazza sorridere che mi accoglieva. Sono poi tornato e tornerò ancora per vederti ancora sorridere Angelo

Michele Cinque