Il falco pellegrino torna a volare: una storia di speranza da Capri
Dopo mesi di cure e riabilitazione al Cras, il falco pellegrino ritrovato ferito a Capri torna a volare, simbolo di rinascita e tutela della fauna selvatica sull’isola.
A luglio, un falco pellegrino ferito e incapace di volare è stato ritrovato su uno scoglio a Capri, catturando l’attenzione e il cuore di due isolani, Fabio Ferraro e Mirko Avellino. Grazie alla loro tempestiva azione, il rapace è stato trasportato al Cras, il Centro di Recupero Animali Selvatici dell’Asl Napoli 1, dove ha ricevuto le cure necessarie per guarire da una frattura all’ala. Dopo mesi di riabilitazione, il falco è tornato a solcare i cieli dell’isola.
Il momento del rilascio si è svolto presso il suggestivo belvedere del Parco Astarita, dove il rapace ha ripreso il volo sotto gli sguardi commossi di esperti e volontari. Presenti all’evento, oltre ai cittadini coinvolti nel salvataggio, il dirigente veterinario Luigi De Luca Bossa, il dottor Emilio Noviello e Vanessa Ruocco, presidente del consiglio comunale di Capri. Per garantire il monitoraggio del suo stato di salute nel tempo, il falco è stato inanellato, una procedura utile per i ricercatori.
L’isola di Capri è un rifugio naturale per gheppi e falchi pellegrini, che tornano a nidificare sulle sue rupi grazie a iniziative ambientali mirate. Tuttavia, le sfide non mancano: il bracconaggio e la competizione con il gabbiano reale rappresentano minacce persistenti per questi magnifici rapaci.