La questione dell’Ex Capricho di Casamicciola Terme continua a far discutere circa la validità dell’intervento. È ancora Nicola Lamonica con il suo movimento isolano per la rigenerazione dell’Isola d’Ischia e per questo circa la demolizione dell’ex Capricho, contesta così il Commissario Legnini che aveva dichiarato: «Alcune demolizioni sono rigenerative e quella del Capricho lo è assolutamente perché così facendo si rigenera una piazza con una nuova prospettiva. Il Capricho era un edificio che non aveva alcun valore storico-culturale e che era gravemente compromesso. Questa non è una mia opinione, ma sono le valutazioni del sindaco di Casamicciola, della Soprintendenza e del demanio con il quale abbiamo ricomposto una querelle che andava avanti da troppo tempo. Il comune termale merita di rinascere e in quel luogo deve essere realizzata una nuova piazza che possa dare luce e visibilità al centro storico di Casamicciola». Una demolizione che per molti viene ritenuta assurda! Cosi si rivolge Egr. Commissario Legnini, Lamonica: «in riferimento alla Sua dichiarazione , circa la demolizione dell’ex Capricho de Calise– stimandola e avendole già riconosciuto in altra occasione doti di onestà, equilibrio e di rigorosità nel Suo impegno da Parlamentare e sull’isola pel rischio idrogeologico dell’isola e di Casamicciola in particolare – ritengo che per “distrazione”, se non di cattive informazioni,abbia dato fede ad accordi di parte e validità e legittimità ad atti amministrativi che esprimono idee, sia pure legittime, non ancora attuabili per carenze di procedure rigorose e ben dettagliate come da leggi in vigore.In sostanza richiamo alla Sua riflessione la specificità di un’Ordinanza: quella di demolizione contingibile e urgente è legata a certe condizioni ben specifiche, ai sensi dell’art. 54 delcomma 4 del TUEL;mentre quella per la demolizione e delocalizzazione per la rigenerazione di un’area urbana ha un’altra procedura dove l’ Ordinanza è la conclusione di un iter politico- istituzionale ben definito dalla legge che nel caso specifico non solo manca, ma non è stato mai avviato avendo come base di partenza la delibera del Consiglio Comunale. Tanto premesso – superando la Sua affermazione “Il Capricho era un edificio che non aveva alcunvalore storico-culturale” che trova il tempo che trova e sulla quale potremmo discutere lungamenterichiamando alla memoria collettivaanche foto familiari rievocative di tanti importanti momenti di vita – soffermo la Sua attenzione sui seguenti punti dirimenti: