Ischia. Nuova denuncia al Prefetto del Movimento Politico di Rigenerazione:” illegittima la demolizione del Capricho e la colmata de la costa”
Il Movimento Politico per la Rigenerazione dell’isola d’Ischia scrive ancora al Prefetto di Napoli Michele di Bari nel merito dell’avvenuta demolizione dell’Ex Capricho di Casamicciola Terme. A farsi portavoce Nicola Lamonica:«Egr. Sig, Prefetto, con la presente comunicazione – che fa seguito alla precedenti di cui alla pec. del 12/11/2024 – e sempre relativamente a quanto accade a Casamicciola T.( circa la demolizione dell’ex Capricho de Calisee anche in riferimento all’alterazione della linea di costa con la cosiddetta “colmata” il cui iter amministrativo che è frutto di intese tra parti per nulla sostenuto da atti legittimi e rigenerativi che solo una corretta pianificazione urbana può consentire),vista la continuata edingiustificataassenzadel Consiglio Comunale di Casamiccola T. sulle citate questioni in uno all’uso improprio di Ordinanze “contingibili ed urgenti“, la scrivente Organizzazione politica Le rinnova la richiesta di una verifica degli atti e conseguentemente lo scioglimento del Consiglio Comunale che a quanto pare nulla esprime di concreto sulle vicende se non il silenzio istituzionale locale che è garanzia e sostegno agli atti del Sindaco, se non di complicità». Lamonica inoltre nel voler sostenere il sussistere di “atti illeciti a Casamicciola ed inutilità del Consiglio Comunale da sciogliere” oltre alla seconda lettera al Prefetto di Napoli per valutazioni atti e scioglimento del Consiglio Comunale di Casamicciola Terme allega quanto scrive“Il Bolscevico” a pag. 14 n. 42/28/11 2024, che ha come corrispondente da Ischia il giornalista prof. Gianni Vuoso anche in rappresentanza politica della Cellula “il Sol dell’Avvenire” chiede ufficialmente lo scioglimento del Consiglio comunale: «Dal corrispondente della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” dell’ isola d’Ischia. L’ultimo capolavoro politico di Giosy Ferrandino, sindaco di Casamicciola Terme, già sindaco del comune di Ischia, ex europarlamentare PD, già esponente della Margherita e poi, alle ultime euroelezioni, candidato di Azione, ora alla ricerca di uno spazio politico in Forza Italia, lo vede protagonista di una iniziativa vergognosa: l’abbattimento di un locale storico, simbolo della memoria sociale, turistica e culturale non solo di Casamicciola ma dell’intera isola, il “Capricho de Calise”. A vedere oggi l’area su cui si ergeva si ha l’impressione di trovarsi dinanzi ad un’area rasa al suolo da un razzo israeliano. Era una costruzione di circa 500 mc in stile “Moresco”, progettata dall’arch. Ugo Cacciapuoti nel 1959, in regime di concessione ad un privato dal Comune, in virtù dei diritti aragonesi sulle spiagge del XV secolo, poi trasformato con miglioramenti architettonici e paesaggistici 10 anni dopo (1969) in struttura commerciale (Bar, Ristorante, Tea Room, Pizzeria, Night Club) denominato “Complesso Calise” per la proprietà di Emiddio Calise e del suo gruppo familiare. Negli anni ‘70 del ‘900 e per oltre un ventennio, il Complesso Calise divenne il principale attrattore turistico di Casamicciola per la sua posizione strategica. Di particolare pregio il pavimento interno in ceramica d’arte dell’ingresso, opera dell’artista Giovanni De Simone. Il progressivo degrado del Complesso – per le vicende giuridiche, finanziarie, economiche – riflette la decadenza politica, sociale ed economica di Casamicciola negli ultimi 50 anni.Il “Capricho” ha ospitato, fino allo scorso anno, il Consiglio comunale e per di più il Dipartimento della Protezione Civile. Eppure, il Commissario alla ricostruzione e all’emergenza, on. avv. Giovanni Legnini, in un comunicato del 29/12/2023, rendeva noto che il comune di Casamicciola è stato autorizzato “ad avviare l’iter per la presentazione di un progetto per la demolizione dell’ex-Capricho de Calise salva la possibilità di ricostruzione dell’edificio anche in altra sede”. La decisione della demolizione dopo un impegno di spesa per “Lavori di adeguamento, ripristino e riqualificazione della casa comunale denominata ex-Capricho de Calise” per 3 milioni e 139 mila euro. Un susseguirsi di decisioni assurde e capotiche, mentre manca un Progetto di Riqualificazione Urbana o un PUC, come impone la legge regionale inapplicata fin dal 2004 e mentre è mancato un dibattito in Consiglio comunale.Questa “grande opera” dell’exeuroparlamentare cade a oltre sette anni dal terremoto del 21 agosto 2017 e a pochi giorni dal secondo anniversario della terribile alluvione del 26 novembre 2022, due catastrofi naturali in soli cinque anni, con il precedente dell’alluvione del 10 novembre 2009, che hanno portato a 15 il numero di vite umane perdute, generando un dolore permanente nell’animo dei sopravvissuti, e un tragico bilancio materiale: oltre 2.000 edifici colpiti, strade e piazze distrutte, sistema economico e sociale compromesso. Casamicciola, circa 8.000 abitanti probabilmente ridotti a 5.000 a causa di emigrazioni forzate, a tutt’oggi, non dispone di un Piano Regolatore Generale (Prg). Ma Ferrandino ha pensato di colmare le gravi lacune con i “disegni d’autore” affidati allo studio dell’“archistar” Fuksas. Cinque disegni d’autore che sono solo un espediente per giustificare una “pianificazione indicativa” priva di forma e di forza legale, che neppure l’assessore all’Urbanistica della regione Campania, Bruno Discepolo, anch’egli architetto nella giunta De Luca, ha voluto prendere in considerazione. Casamicciola aspetta intanto scuole, auditorium, centri sociali, culturali, attività economiche e industriali, abbandonata, senza futuro. Lo stesso che vede il rudere del Pio Monte della Misericordia lasciato marcire nell’incuria, quella grande costruzione che la memoria storica ricorda come centro di sanità e di termalismo sociale nel 1600:30.000 m² e 50.000 m³ in area a mitigazione sismica.C’è solo la voce di un movimento politico che riunisce varie forze, fra cui la Cellula “Il Sol dell’Avvenir” isola d’Ischia del PMLI, teso a promuovere la rigenerazione dell’Isola. Un documento, firmato dal compagno Nicola Lamonica, inviato a varie istituzioni, fra cui il prefetto al quale è stato chiesto un incontro, contesta con puntualità, le motivazioni che avrebbero condotto il commissario Legnini a promuovere l’abbattimento dei locali del Capricho, ritiene la procedura relativa alla demolizione degli storici locali, “impropria, lacunosa e contraddittoria oltre che irriguardosa della legge e alterativa dello stato dei luoghi in Piazza Marina sia dal punto di vista ambientale che sociale”.Fino ad oggi si registra solo l’intervento dell’emerito vulcanologo prof. Giuseppe Luongo il quale scrive: “Sono sbalordito per il contenuto della tua nota che evidenzia un comportamento del Commissario alla ricostruzione inaccettabile e scelte tecniche che mostrano l’arroganza del potere”. A sostegno dell’iniziativa promossa dal Movimentoper la Rigenerazione dell’isola d’Ischia, il PMLI lancia un comunicato stampa col quale chiede lo scioglimento del Consiglio comunale di Casamicciola per le sue inadempienze. Eccolo di seguito in ampi estratti:Si sa bene che se in un Comune ci sono infiltrazioni malavitose, se ci sono imbrogli o se ci sono inadempienze, il Consiglio comunale è destinato ad essere sciolto. A fronte di tale demolizione, invece, la realizzazione di una cosiddetta “colmata” che sta nascendo, anch’essa a dispetto di ogni legittima autorizzazione e di un vero progetto di riqualificazione urbana o di un PUC come previsto dalla legge regionale. Un’opera estremamente discutibile, che in questi giorni, è stata oggetto di una denuncia esposta nei pressi della locale parrocchia e che chiede “imbroglioni sismici in galera”! La decisione, non condivisa da molti isolani, non è stata discussa in Consiglio comunale né esiste un progetto per il futuro del locale che scomparirà né è stata firmata l’ordinanza di demolizione del sindaco.La Cellula isolana del PMLI, a questo punto, ritiene che il Consiglio comunale di Casamicciola debba essere sciolto per inadempienze. Chiede che il prefetto intervenga con urgenza per garantire la democrazia sull’isola. Non è tollerabile questo modo capotico di amministrare».
«Le sottolineature- scrive Lamonica- sono a cura del Referente pro tempore di detto Movimentoper la Rigenerazione di Ischia isolaNicola Lamonica che qui dichiara la coerenza dello scritto di Vuoso alle finalità politiche del Mov…. e di aver apprezzato l’impegno del giornalista prof. Gianni Vuoso, anche nella qualità di rappresentante della cellula “Il Sol dell’Avvenire” dell’isola d’Ischia».