Melanoma, la prevenzione inizia in infanzia
La presenza a Sorrento il 16 novembre 2024 dell’oncologo di fama Paolo Antonio Ascierto, autentica autorità internazionale nella ricerca scientifica contro il melanoma, per l’evento “Melanoma day” organizzato dalla Fidapa Penisola sorrentina con la collaborazione del Comune, mi dà l’occasione di sottolineare, in quanto pediatra, come questo tumore dell’età adulta vada prevenuto già a partire dall’infanzia attraverso un’esposizione sicura al sole e il controllo dei nei. In Italia, il melanoma costituisce, sotto i 50 anni, il secondo tumore più frequente nei maschi e il terzo nelle femmine. In Italia si registrano quasi 13mila nuove diagnosi all’anno, con 12-15 nuovi casi ogni 100mila abitanti. In aumento i casi sotto i 40 anni. La radiazione solare è un importante fattore di rischio per il suo sviluppo. La radiazione solare che arriva sulla cute è composta da Raggi Infrarossi, che si limitano a riscaldare, e Radiazione Ultra Violetta, di cui i raggi UVB, più superficiali, restano nell’epidermide e sono responsabili dell’abbronzatura e delle scottature solari, mentre i raggi UVA, capaci di penetrare in profondità raggiungendo il derma, sono responsabili di foto-invecchiamento e cancro a latenza di molti anni attraverso il danno del DNA. Le radiazioni ultraviolette sono perciò considerate carcinogeni di gruppo I (cioè, certo) dall’IARC, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. I bambini sono più a rischio di danni da radiazione solare, per la maggiore sottigliezza e vulnerabilità dello strato corneo, la minore attitudine a produrre melanina, la maggiore esposizione al sole. Le ustioni solari in infanzia-adolescenza sono un fattore di rischio per melanoma, soprattutto se ripetute. Oltre alla giovane età, sono fattori di rischio per melanoma: la suscettibilità costituzionale legata alle caratteristiche di pigmentazione cutanea (fototipo I e II), i fattori genetici (familiarità per melanoma), la presenza di nevi melanocitari congeniti, soprattutto se numerosi. Possiamo distinguere una prevenzione primaria e una secondaria. Come prevenzione primaria, è fondamentale che nell’infanzia l’esposizione al sole avvenga con cautela, in maniera progressiva e graduale, non prima del 6° mese di vita e per poco tempo fino a 2 anni, evitando le ore centrali della giornata, tra le 10 e le 17, quando la direzione dei raggi è più perpendicolare e la concentrazione dei raggi UVB è maggiore, le posizioni immobili protratte (esempio dormire al sole) e utilizzando una adeguata fotoprotezione, sia fisica (indumenti, cappello, occhiali da sole) che attraverso le creme solari, che fino a 3 anni e a tutte le età nei fototipi chiari devono essere sempre ad alta protezione. Tener presente che nessun prodotto può assicurare comunque la protezione del 100% e che per essere efficaci le creme vanno applicate in modo omogeneo e uniforme, per uno spessore di circa 2 mg/cm2, almeno mezz’ora prima dell’esposizione al sole e poi regolarmente ogni due ore e sempre dopo il bagno, in caso di un’eccessiva sudorazione o dopo aver deterso la pelle o usato l’asciugamano, che rimuove circa l’80% della crema. Per proteggere la pelle dai potenziali danni provocati dall’esposizione al sole bisogna anche garantire un’adeguata idratazione (bere molta acqua) e assumere sostanze antiossidanti di cui sono fonti abbondanti frutta e verdure fresche. Evitare sempre l’utilizzo delle lampade artificiali per abbronzarsi. La prevenzione secondaria si basa sull’individuazione precoce del melanoma. Innanzitutto seguire la regola del “brutto anatroccolo”: far controllare subito un neo che sembra diverso da tutti gli altri presenti. Poi osservare le cosiddette caratteristiche “ABCDE” di un neo: A come Asimmetria nella forma (un neo benigno è generalmente circolare o tondeggiante); B come Bordi (preoccupano se irregolari, frastagliati e indistinti); C come Colore (è anomala la presenza di colori diversi all’interno del neo); D come Dimensioni (aumento di larghezza e spessore); E come Evoluzione (cambiamenti di aspetto in poco tempo).
Carlo Alfaro