Meta, il movimento civico “Vivi Amo Meta”: quale futuro per la maggioranza dopo lo strappo di Tito con il PD?
Meta, crisi nella maggioranza comunale: il movimento “Vivi Amo Meta” evidenzia le tensioni dopo lo strappo di Giuseppe Tito con il PD. Aiello e Miccio, esponenti locali del partito, dovranno scegliere tra il Sindaco e la linea ufficiale del PD
Meta, il movimento civico “Vivi Amo Meta”: quale futuro per la maggioranza dopo lo strappo di Tito con il PD?
Meta – La recente diretta del primo cittadino, in cui ha criticato duramente i vertici del PD, ha acceso un dibattito che sembra avere ripercussioni non solo a livello regionale ma anche comunale. Tito, infatti, si è schierato apertamente contro la linea del partito, contestando in particolare la posizione sul terzo mandato del governatore Vincenzo De Luca.
Le dichiarazioni di Tito hanno sollevato un quesito importante, posto pubblicamente dal capogruppo consiliare Augusto Ercolano attraverso un post del Movimento Civico Vivi Amo Meta. Ercolano si è interrogato sulla posizione dei rappresentanti del PD all’interno dell’amministrazione comunale: da un lato Angela Aiello, assessore comunale, e dall’altro Francesco Miccio, presidente del consiglio comunale, entrambi iscritti al Partito Democratico. I due rappresentanti si troveranno a dover decidere se sostenere la linea del Sindaco o allinearsi con il partito, di fatto entrando in contrasto con Tito.
Il nodo principale è la possibile candidatura di Tito alle prossime elezioni regionali al fianco del presidente Vincenzo De Luca, una mossa che sancirebbe definitivamente la sua rottura con il Partito Democratico. In tale contesto, appare sempre più evidente una frattura all’interno della maggioranza, dove le divergenze rischiano di mettere in crisi la coesione dell’amministrazione locale.
Il Movimento Civico “Vivi Amo Meta” non ha mancato di sottolineare l’importanza di chiarire le posizioni. Se Aiello e Miccio resteranno fedeli al PD, potrebbero trovarsi in difficoltà nel sostenere politicamente Tito, considerando il clima teso che si respira tra il Sindaco e i vertici del partito. Al contrario, un loro eventuale appoggio a Tito potrebbe creare un ulteriore strappo con il PD, esacerbando la crisi a livello sovracomunale.