Oggi, 20 novembre, è la Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini: a che punto è la situazione in Italia?
La Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle condizioni di vita di bambini e adolescenti in Italia, e il quadro attuale evidenzia molte criticità. Nonostante siano trascorsi 35 anni dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che rappresenta un pilastro nella tutela dei minorenni, molte sfide restano irrisolte.
Ci sono ancora molti problemi da risolvere in Italia: il numero di ragazzi negli istituti penali minorili è cresciuto del 60% in un anno, con un aumento del 75% per i giovani tra i 16 e i 17 anni. Questo incremento riflette una carenza di interventi preventivi e di supporto per i ragazzi in difficoltà. Sebbene la legge riconosca ai minori stranieri gli stessi diritti degli altri minorenni, la realtà è diversa: molti vivono in strutture non idonee come hotspot o centri per adulti, negando loro opportunità fondamentali come istruzione, salute e inclusione. Il 14% dei minorenni vive in povertà assoluta, con 1,3 milioni di bambini coinvolti. La povertà economica si intreccia con quella educativa, riducendo le possibilità di crescita e sviluppo per molti giovani. L’11,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni abbandona gli studi prematuramente. Questo fenomeno colpisce più frequentemente i ragazzi rispetto alle ragazze e mostra profonde disparità regionali. La depressione è tra le prime dieci condizioni che impattano sulla salute dei giovani italiani. I servizi psicologici sono insufficienti, con un divario tra domanda e offerta che raggiunge il 57% in alcune regioni.
Cosa fare per migliorare la situazione?
Rafforzare le politiche di inclusione: Garantire condizioni di accoglienza dignitose per i MSNA e migliorare l’integrazione scolastica e sociale.
Interventi mirati per combattere la povertà: Potenziare il sostegno alle famiglie in difficoltà e promuovere politiche per ridurre il divario educativo.
Accesso all’istruzione e riduzione della dispersione scolastica: Incrementare le opportunità di formazione e il supporto per i ragazzi più a rischio.
Supporto alla salute mentale: Investire in servizi di assistenza psicologica per giovani e famiglie, riducendo i tempi di attesa e ampliando la copertura territoriale.
Per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione ONU, è fondamentale un impegno coordinato tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni. Solo così sarà possibile costruire un futuro più equo per ogni bambino e adolescente.