Oscar Damiani: tra Ischia, Capri e Positano, gli anni più belli della mia carriera
Il celebre agente e ex calciatore Oscar Damiani parla del futuro di Kvaratskhelia, delle sue esperienze a Napoli e dei ricordi legati alle isole più affascinanti del Golfo.
Capri, Ischia e Positano: tre perle del Golfo di Napoli, icone di bellezza, lusso e tranquillità. Queste isole e località costiere non sono solo una meta per i turisti in cerca di paesaggi mozzafiato, ma anche luoghi che hanno saputo conquistare i cuori di chi, come Oscar Damiani, ha trascorso qui momenti indimenticabili. Le acque cristalline, le strade strette e tortuose e le viste panoramiche sono il contorno perfetto per una vita fuori dal frenetico caos quotidiano. Per chi ha avuto il privilegio di viverle, queste isole rappresentano molto più di una semplice vacanza: sono state parte della loro storia.
Oscar Damiani, agente di calciatori ed ex giocatore di Napoli e Juventus, ha recentemente raccontato proprio questo a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli. Parlando del suo passato, Damiani ha ricordato quegli anni trascorsi a Napoli, dove, pur non giocando in una squadra stellare, ha vissuto i momenti più belli della sua carriera.“Ogni lunedì avevamo qualcosa da fare. Tra Ischia, Capri e Positano, non c’era mai un giorno noioso”, ha raccontato con affetto.
Poi, durante l’intervista, Damiani ha condiviso anche un pensiero sul futuro del talento georgiano Khvicha Kvaratskhelia: “Non capisco come mai Kvara non abbia ancora firmato il rinnovo con l’offerta che il Napoli gli ha fatto”, ha detto. “Napoli è il posto migliore per lui, è un calciatore straordinario, anche se alterna performance altalenanti. Il club gli ha proposto un contratto molto vantaggioso e penso che alla fine arriveranno a un accordo. Se fosse a scadenza di contratto, lo capirei, ma con ancora due anni e mezzo di contratto, c’è ancora tempo”.
Nel raccontare il suo soprannome, “Flipper”, Damiani ha detto di averlo acquisito grazie a una particolare finta che nessun altro aveva mai visto prima. Una mossa così unica che, come il gioco del flipper, affascinava per la sua vivacità e imprevedibilità. “Mi piaceva tanto il flipper, tanto che ne ho uno anche nel mio ufficio”, ha concluso con un sorriso.
Un’intervista che ha mescolato il calcio, la passione per Napoli e le sue splendide isole, ma anche una grande nostalgia per un’epoca che ha lasciato un segno indelebile nella sua vita.