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Piano di Sorrento, Bando Scuola Viva per la Carlo Amalfi ma intanto parte petizione almeno per pulirla

16 novembre 2024 | 11:15
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Piano di Sorrento, Bando Scuola Viva per la Carlo Amalfi ma intanto parte petizione almeno per pulirla

La scuola Carlo Amalfi di Piano di Sorrento è al centro di un dibattito acceso. Dopo anni di abbandono, l’amministrazione comunale ha annunciato un piano per riqualificare l’edificio e restituirlo alla comunità. Ma i cittadini chiedono di più: pulizia, sicurezza e la preservazione della memoria storica.

In un’intervista esclusiva rilasciata ad Agorà, il settimanale della penisola sorrentina, il sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, ha parlato di vari temi  cruciali per la città quello che ci colpisce ci riguarda da vicino : il futuro della scuola Carlo Amalfi e la vendita dei locali di San Michele.

La scuola Carlo Amalfi e il bando Scuola Viva

Il primo punto affrontato dal sindaco riguarda la scuola Carlo Amalfi, chiusa ormai da quindici anni. Cappiello ha annunciato che il Comune sta puntando a un importante bando previsto per il 2025 che potrebbe inserire l’istituto nei progetti del programma Scuola Viva, mirati a rilanciare le strutture scolastiche in Campania.
Riconsegnare la scuola Carlo Amalfi alla città è una priorità per chiunque, e lo capiamo particolarmente  noi che abitiamo proprio di fronte a quella struttura, che ormai rappresenta un pugno nell’occhio.

Le condizioni attuali dell’edificio, abbandonato e invaso dalle erbacce, sono motivo di forte malcontento tra i residenti di via Carlo Amalfi. Alcuni di loro stanno persino organizzando una raccolta firme per chiedere un intervento urgente di pulizia e manutenzione. “La scuola è piena di cartelli arrugginiti, erbacce e degrado. È indegno che un simbolo educativo del passato sia lasciato in questo stato”, hanno dichiarato alcuni abitanti della zona.

Inoltre, durante un recente convegno pubblico, oltre alla richiesta di pulire almeno per dare una decenza al luogo, è stata avanzata la richiesta di recuperare tutti i documenti storici ancora presenti all’interno della scuola, che rappresentano una parte significativa della memoria storica dei carottesi. “Sarebbe opportuno che il preside e il sindaco o chi di dovere si occupasse di questa operazione”, aggiungono i cittadini.

La proposta: parcheggi sotterranei per ridurre il caos

Un’altra idea, che continua a circolare tra i residenti,  ed avanzata da Positanonews,è quella di realizzare parcheggi sotterranei nella zona. “I parcheggi sarebbero meno impattanti dal punto di vista ambientale, non consumerebbero ulteriore suolo e risolverebbero il caos che si verifica ogni giorno all’uscita della scuola, con auto parcheggiate ovunque donando posto auto alla città che è un problema grave per il commercio carottese .
Il problema della viabilità si è aggravato nel tempo, causando disagi non solo per le famiglie, ma anche per gli stessi abitanti del quartiere. “Capisco le mamme, vogliono prendere i figli in sicurezza, ma così si crea una situazione insostenibile”.  Auto ovunque, sui marciapiedi, a destra, a sinistra.Triste è il fatto che si trovano  anche gattini morti schiacciati nella baraonda, ma il rischio è anche per le persone. Non è colpa loro , mancano parcheggi e non ci sono provvedimenti limitativi . Per alcuni la strada dovrebbe essere chiusa ai non residenti o fare almeno una ZTL. Ma non è solo di giorno il problema. La notte viene trasformata un una pista da corsa. Immaginiamo cosa succederà quando l’ex clinica San Michele aprirà per il nuovo centro MSC di Aponte , ma anche se riapre la scuola. Occorrono sicuramente i parcheggi in zona e gli spazi sotterranei ci sono. Ma non se ne parla.

I locali di San Michele

Altro argomento delicato toccato dal sindaco Cappiello è la vendita dei locali di San Michele legati alla realizzazione della scuola. Sebbene al momento non siano emerse novità sostanziali, il tema rimane al centro dell’attenzione pubblica per il suo valore storico e simbolico. L’amministrazione ha ribadito l’intenzione di garantire che qualsiasi operazione futura rispetti il legame della struttura con la comunità.

Conclusioni

Il futuro della scuola Carlo Amalfi è una priorità per i cittadini e , speriamo che sia così nei fatti, anche per l’amministrazione comunale. Con il possibile ingresso nel programma Scuola Viva e un piano di interventi mirati, l’obiettivo di restituire l’istituto alla comunità sembra più vicino. Tuttavia, rimangono aperte le richieste per una maggiore attenzione al decoro urbano e alla sicurezza, temi che coinvolgono direttamente il benessere dei residenti e la qualità della vita nel quartiere.