Pompei celebra San Giuseppe Moscati: il Santo Medico che faceva studio anche a Piano di Sorrento
Pompei celebra San Giuseppe Moscati: il Santo Medico che faceva studio anche a Piano di Sorrento
Pompei si unisce alle celebrazioni in onore di San Giuseppe Moscati, il “medico dei poveri“, figura straordinaria che ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo della medicina ma anche nel cuore di chi lo ha conosciuto, direttamente o attraverso le sue opere. In pochi sanno, però, che Moscati aveva uno studio anche a Piano di Sorrento, dove svolgeva parte della sua attività, un ulteriore legame che arricchisce la sua storia personale e professionale.
Molti lo conosceranno per i padiglioni ospedalieri a lui dedicati o per la celebre Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Ma la vita di questo medico, nato a Benevento nel 1880 e canonizzato nel 1987 da Giovanni Paolo II, rappresenta un esempio ancora oggi attuale per chi indossa il camice bianco. Il suo approccio non era solo scientifico, ma profondamente umano: Moscati univa competenze mediche eccellenti a un’etica e una carità che orientavano ogni sua azione al bene degli altri.
Un esempio per la medicina moderna
“Per noi medici la vita di San Giuseppe Moscati è una testimonianza concreta di come l’esercizio della nostra professione possa diventare una via per rispondere alla comune chiamata alla santità”, ha dichiarato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, durante un recente congresso dedicato al Santo. Anelli ha evidenziato come Moscati avesse compreso il valore profondo della medicina: non solo una scienza, ma un’arte al servizio delle persone, capace di creare un legame autentico con chi soffre.
Oltre che medico, Moscati fu anche ricercatore, scienziato e docente universitario, e ricoprì il ruolo di primario presso l’ospedale degli Incurabili di Napoli. Nel 2022 è stato proclamato patrono del Sistema di Emergenza Territoriale 118, un riconoscimento che sottolinea la sua dedizione al prossimo, in particolare nei momenti più difficili.
Moscati e il legame con la fede
Moscati credeva profondamente che scienza e fede non fossero in contraddizione, ma piuttosto due strumenti complementari per servire l’umanità. In una delle sue lettere scriveva: “Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo […] tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell’eternità della vita, se si dedicheranno al bene”. Parole che continuano a ispirare medici e operatori sanitari, specie in un tempo segnato da crisi e difficoltà.
Una celebrazione che guarda al futuro
Le celebrazioni in onore di San Giuseppe Moscati a Pompei, così come in altre località a lui legate, rappresentano non solo un momento di riflessione sulla sua figura, ma anche un invito a riscoprire quei valori che possono rendere la medicina più umana. Il ricordo del suo studio a Piano di Sorrento, un allievo ha proseguito la sua attività nella Traversa San Michele, ma anche il rapporto con Bartolo Longo che ha frequentato la Basilica di San Michele, aggiunge un ulteriore tassello alla sua straordinaria biografia, avvicinandolo ancora di più alla comunità locale e rendendo tangibile il suo esempio.
San Giuseppe Moscati non è solo un simbolo di santità, ma un modello concreto di dedizione e amore per il prossimo, un faro che continua a illuminare il cammino di chi si prende cura della vita umana.