Portuali protestano a Tangeri dopo il Pireo dove fu bloccata la Marittima MSC con l’accusa di portare armi per Israele
Portuali protestano a Tangeri dopo il Pireo dove fu bloccata la Marittima MSC con l’accusa di portare armi per Israele. La lotta contro il genocidio a Gaza in Palestina sta coinvolgendo i portuali di tutta Europa, in Italia anche a Venezia , fra gli accusati anche la MSC di Apone.
Questo il comunicato della USB mentre Venezia Today parla della vicenda del porto italiano
Sempre più lavoratori dei porti del mediterraneo si stanno unendo alla lotta contro l’invio di armi e a sostegno del popolo palestinese. Oggi i portuali di Tangeri si sono rifiutati di caricare armi dirette a Israele bloccando l’ingranaggio della macchina bellica, rischiando il posto di lavoro e la loro vita.
Qualche settimana fa i portuali del Pireo (Grecia) hanno bloccato una nave della compagnia Marittima MSC che trasportava anch’essa armi per Israele, come i portuali turchi e come i nostri Compagni Portuali italiani. Il compito che ci spetta è di unire queste lotte e i Porti contro il genocidio che sta subendo il popolo palestinese.
More and more workers in the Mediterranean ports are joining the fight against arms shipments and in support of the Palestinian people. Today, dockers in Tangiers refused to load arms bound for Israel, blocking the gear of the war machine, risking their jobs and their lives.
A few weeks ago the dockers of Piraeus (Greece) blocked a ship of the MSC shipping company that was also carrying arms for Israel, like the Turkish dockers and like our Italian Port Comrades. Our task is to unite these struggles and the Ports against the genocide that the Palestinian people are suffering.