Positano, demanio marittimo: le precisazioni del sindaco Guida contro le accuse della minoranza
Il sindaco Giuseppe Guida di Positano smentisce le accuse di Mascolo sulla gestione del demanio marittimo. Polemica accesa sulla redazione del PAD e l’affidamento di un incarico
Il sindaco di Positano, Giuseppe Guida, tramite un post pubblicato sul suo proflio Facebook, interviene per chiarire alcune informazioni sulla gestione delle aree demaniali marittime, dopo le critiche mosse dal consigliere di minoranza Vito Mascolo. Con la pubblicazione della determina n. 84, il primo cittadino intende rispondere punto per punto alle affermazioni che considera inesatte e fuorvianti, rivolte a screditare, secondo Guida, l’operato della sua amministrazione.
L’obbligo del PAD e l’urgenza dell’incarico
Guida inizia specificando un elemento che, a suo dire, è stato “omesso” da Mascolo: l’obbligo imposto dalla Regione Campania di redigere, entro 240 giorni, un Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali (PAD). Questo piano, richiesto dalla normativa regionale nell’ambito del PUAD, costituisce una sorta di piano regolatore per le aree demaniali del comune, come spiega il sindaco. Secondo Guida, la legge non lascia alternative, rendendo imprescindibile l’avvio delle procedure necessarie.
Mascolo, afferma Guida, avrebbe dovuto informare i cittadini della necessità e dell’urgenza di procedere con la redazione del piano. Il sindaco sottolinea come il consigliere, pur definendole “ragioni di urgenza”, non avrebbe poi spiegato le motivazioni della scelta, suggerendo una mancanza di trasparenza e completezza nel modo in cui la minoranza presenta la questione alla cittadinanza.
Il ruolo del consulente e l’incarico biennale
Proseguendo con le precisazioni, Guida si sofferma sull’incarico affidato al consulente scelto per la redazione del PAD. Lo studio tecnico incaricato, spiega il sindaco, non si limiterà alla stesura del piano, ma fornirà assistenza e supporto per due anni all’ufficio demanio del Comune. Questa attività, specifica Guida, comprenderà la redazione di documenti, la pubblicazione del piano e l’uso dei portali dedicati, nonché la gestione delle pratiche amministrative successive. Anche questo dettaglio, secondo Guida, sarebbe stato omesso dal consigliere Mascolo, contribuendo a una rappresentazione parziale dei fatti.
Le cifre: chiarimenti sul compenso
Un altro punto controverso è il compenso previsto per l’incarico. Guida chiarisce che l’importo di 100 mila euro, citato dalla minoranza, è al lordo di oneri di cassa e IVA. Il compenso netto effettivo, come specificato in delibera, si attesta quindi intorno a 82 mila euro. Anche su questo punto, il sindaco accusa Mascolo di fornire una versione approssimativa e imprecisa, volta a confondere l’opinione pubblica.
Una polemica “costruita ad arte”?
Secondo Guida, l’intervento di Mascolo rientrerebbe in una strategia per sollevare un “teatrino mediatico”, utilizzando numeri e informazioni parziali per screditare l’operato dell’amministrazione comunale. Il sindaco difende l’approccio adottato, sottolineando come la gestione del demanio marittimo rappresenti un settore strategico e di vitale importanza per Positano, con la necessità di fornire risposte rapide e concrete agli operatori del settore, così come avvenuto negli ultimi anni.
Un richiamo alla trasparenza e alla gestione delle consulenze
Guida lancia un’ulteriore stoccata alla minoranza, ricordando che la prassi di consulenze e incarichi d’oro al Comune di Positano si è interrotta con il 2010, periodo a partire dal quale – secondo il sindaco – è stata garantita maggiore trasparenza nelle assegnazioni di incarichi.