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Presentato all’archivio di Salerno il volume di Matilde Romito “Häuser vor Gebirgskulisse. Case su sfondo di montagne”

17 novembre 2024 | 16:48
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Presentato all’archivio di Salerno il volume di Matilde Romito “Häuser vor Gebirgskulisse. Case su sfondo di montagne”

Venerdì scorso, presso il Salone Bilotti dell’Archivio di Stato di Salerno, si è tenuta la presentazione del volume di Matilde Romito “Häuser vor Gebirgskulisse. Case su sfondo di montagne. Artisti stranieri sulla costiera amalfitana (1876-1960)”, pubblicato dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana.
All’evento, coordinato da Paolo Romano, hanno preso parte Salvatore Amato (direttore dell’Archivio di Stato di Salerno), Giovanni Camelia (direttore scientifico del Centro di Cultura e Storia Amalfitana), Francesco D’Episcopo (dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Paolo Peduto (già docente di Archeologia medievale presso l’Università degli Studi di Salerno” e Alessandro Basso (studioso del territorio e di cultura locale).
Dal 18 giugno al 19 settembre 2021, presso il Museo Auguste Macke a Bonn si è tenuta la Mostra Speciale “Voglia d’Italia! Sulle tracce degli artisti di lingua tedesca nel 1905-1933”. Voglia d’Italia è il sentimento risvegliato dai colori espressionisti, dalle pittoresche città e paesaggi d’Italia e dal sole del sud. Il desiderio dei tedeschi per l’Italia è diventato un topos, anzi l’epitome dell’educazione, almeno dal Viaggio in Italia di Goethe (settembre 1786-giugno 1788). Il primo autore che apre la rassegna, Arthur Alexander Newbery, è quello che ha posto maggiori problemi di identificazione e non si sa ancora se il personaggio identificato risponda davvero all’autore di complessivi 52 magnifici acquerelli, dal 1876 al 1880: una ventina, da Salerno ad Amalfi, Newbery passa per Fuenti, Vietri sul Mare e relative frazioni Raito e Dragonea, e poi Cetara, Maiori; tutte le altre località del salernitano, da Cava dei Tirreni con numerosissime sue frazioni, ad Eboli a Nocera a Paestum, saranno oggetto di un successivo studio, contenendo anche immagini non più riscontrabili sul territorio e dunque di straordinario interesse storico. Segue, pochi anni dopo, Harry T. Hine, un altro acquarellista membro della Royal Society of Painters, con una suggestiva Salerno dal mare, e nel 1892 il tedesco Franz Schreyer con Le ultime luci ad Amalfi, splendido contrasto di chiaroscuri. Seguono altre due opere su Amalfi , l’una di Küdjler, dall’impianto classico e l’altra anonima con toni davvero lunari, come recita il titolo. Quindi un polacco, Gierymski, morto a Roma, che rivolge la sua attenzione ai monumenti classici, Cattedrale di Amalfi e Ambone di Ravello, fra 1897 e 1899. Le torri di Vietri sul Mare, Cetara e Maiori con la famosa Fontana delle Paparelle a Salerno nel 1904 ampliano il panorama delle opere della americana Augustine Fitzgerald. Emil Radomsky apre il Novecento con una immagine di Amalfi che vede ancora il famoso vecchio Palazzo di Pipinella, abbattuto nel 1908, e dunque precede di poco George Howard e i suoi terrazzamenti di Amalfi del 1910, anno intorno al quale anche Zeno Diemer dipinge Amalfi , ma dal mare, dando risalto a chiese e monumenti.

matilde romito