SENZA DONNARUMMA ITALIETTA CON LA FRANCIA

19 novembre 2024 | 13:49
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SENZA DONNARUMMA ITALIETTA CON LA FRANCIA

L’assenza del portiere originario di Castellammare di Stabia dovuto forse al voler evitare i fischi di San Siro fanno sfumare tutto il lavoro buono fatto in precedenza . Nella serata di domenica l’Italia ha giocato l’ultima partita della fase a gironi di Nations League. A San Siro gli azzurri hanno ospitato la Francia, e le cose però non sono andate per il meglio come accaduto brillantemente all’andata. I Galletti infatti si sono imposti con un netto 3-1, spazzando via la nostra selezione che confusamente ha perso in campo e posizione in classifica.

Con questo ko dunque i quattro volte campioni del mondo perdono anche il primato nel girone a causa della differenza reti negli scontri diretti. Un traguardo che ormai sembrava bello e raggiunto, e che sfuma proprio sul più bello. Di conseguenza la nazionale dovrà affrontare un avversario ben più tosto ai quarti di finale della competizione.

Oltre alla prestazione negativa della squadra di Luciano Spalletti, arrivata dopo un periodo positivo, a far discutere è stata anche una grande assenza tra i titolari.
Stiamo parlando di quella di Gianluigi Donnarumma. Ed è proprio su questo forfait che nelle ultimissime ore stanno uscendo fuori dei retroscena a dir poco clamorosi.
Voci di corridoio e dell’ambiente…

Donnarumma out, ecco perché
Secondo le versioni ufficiali, Donnarumma non ha difeso i pali della nazionale nel match contro la Francia a causa di un problema intestinale. Tutto risolto dunque, senza polemiche, se solo non fosse che alcune voci e indiscrezioni stanno riportando ben altro.

Stando a quanto dicono i più maliziosi infatti il capitano non avrebbe giocato in accordo con il ct Luciano Spalletti per vitare i fischi di San Siro.

La nazionale di Deschamps vice campione del mondo restituisce la sconfitta dell’andata, con l’interesse della conquista del primo posto del girone di Nation League. L’indisponibilità del capitano stabiese ha favorito i piani della Francia, che ha saputo approfittare delle palle inattive anche per le incertezze di Vicario, che addirittura ha toccato la palla in modo decisivo nella punizione del raddoppio, ma il protagonista è stato soprattutto Rabiot, che si era offerto in estate al Napoli dopo aver rotto con la Juventus, con la doppietta decisiva per la vittoria del girone. Spalletti non ha voluto continuare a dare fiducia a Rovella, inserendolo solo nella ripresa e il centrocampo ne ha risentito, non esprimendo il gioco della gara precedente in Belgio, non solo per la prestazione di Locatelli, ma per quelle non brillanti di Tonal, Frattesi e Barella. Anche la difesa non è stata immune da responsabilità, piazzandosi male sui calci piazzati, che hanno portato ad entrambi i gol di testa di Rabiot, e questa volta Bongiorno e Bastoni non sono stati irreprensibili, perché è mancata l’attenzione, ma non solo a loro. Il gol di Cambiaso a fine primo tempo aveva illuso si recuperare almeno il piazzamento al primo posto se non addirittura il pareggio, ma la nazionale, pur giocando meglio, non è riuscita a rendersi pericolosa dalle parti di Maignan. Invece la Francia, priva di un top player come Mbappe’, ha dimostrato maggiore compattezza in tutti i settori, mentre solo nel recupero Kean, subentrato ad un Retegui piuttosto in ombra, ha avuto l’occasione per segnare il gol, che avrebbe dato il primo posto, ma il portiere del Milan ha fatto una grande parata. Gli ingressi di Kean e Raspadori e quello tardivo di Maldini hanno indotto Spalletti a cambiare modulo, ma il tecnico deve ancora lavorare per fare uscire il calcio italiano dalla crisi tecnica, evidenziatasi in modo imbarazzante agli ultimi europei. Non bisogna lasciarsi la testa perché comunque è stata conquistata la qualificazione ai quarti di finale di una Nation League, nella quale l’Italia finora ha sempre fatto piuttosto bene, ma il prossimo avversario a marzo sarà uno tra Portogallo, Spagna e Germania. Aldilà di questa considerazione, Spalletti deve sperimentare ancora altre soluzioni in tutti i settori, non tralasciando ulteriori elementi utili alla causa come gli emergenti fratelli Esposito o qualche calciatore più esperto come Politano.