Sorrento, ragazzo aggredito da baby gang, il padre: “Mio figlio a casa sotto cura, ho rischiato di vederlo morto”

4 novembre 2024 | 13:06
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Sorrento, ragazzo aggredito da baby gang, il padre: “Mio figlio a casa sotto cura, ho rischiato di vederlo morto”

Sorrento, ragazzo aggredito da baby gang, il padre: “Mio figlio a casa sotto cura, ho rischiato di vederlo morto”
Sorrento, Napoli
– Un episodio di violenza inaudita ha scosso la città di Sorrento: un giovane è stato vittima di un’aggressione selvaggia, che ha richiesto un intervento medico complesso e ha lasciato una famiglia devastata. Il ragazzo, brutalmente attaccato da una baby gang in Via degli Aranci, ha subito due interventi chirurgici, necessari per stabilizzare le fratture riportate. Attualmente è a casa, ma sotto stretto monitoraggio medico e con cure infermieristiche per gestire il dolore post-operatorio.

La vicenda è stata raccontata dal padre del giovane, che con voce commossa ha spiegato il dramma che ha colpito la famiglia. “Mio figlio è a casa, ma sotto cura e assistenza. Ha rischiato di morire,” ha dichiarato l’uomo. Il ragazzo è stato sottoposto a due interventi per l’inserimento di piastre: una collocata sotto l’occhio e una sulla mascella, conseguenza delle ferite riportate nell’aggressione. La prognosi è di almeno quaranta giorni di recupero, ma le conseguenze fisiche ed emotive potrebbero prolungarsi.

L’incubo di una famiglia

Dopo l’attacco, il giovane non ha inizialmente raccontato nulla ai genitori, spaventato da una possibile reazione del padre. Solo quando è arrivato il momento di andare a scuola, la famiglia si è accorta della gravità delle sue condizioni e lo ha portato immediatamente in ospedale. “Poteva avere un trauma cranico, una commozione cerebrale. È stata una vera tragedia per la nostra famiglia,” ha continuato il padre, che ora non nasconde l’angoscia per il lungo percorso di guarigione che attende il figlio.

Un’indagine in corso

Al momento, il giovane non ha ancora avuto modo di fornire una testimonianza formale, ma si attende che venga ascoltato al più presto dal magistrato. La famiglia ha preferito concentrarsi sulla salute del ragazzo, affidandosi a un legale per gestire gli aspetti giuridici della vicenda. “Sappiamo solo che non è stato il primo caso e che altre persone sono state aggredite, ma al momento non ci sono informazioni ufficiali,” ha riferito il padre.

L’impatto scolastico e il supporto della comunità

Le condizioni del giovane impediscono, almeno per ora, il rientro a scuola. “Non è in grado di frequentare, e questo è un problema. Rischia di perdere l’anno scolastico,” ha spiegato il padre, evidenziando il rischio che il trauma subito possa avere ripercussioni anche sul percorso educativo del figlio. Tuttavia, la famiglia ha espresso gratitudine verso la comunità e tutte le persone che hanno mostrato solidarietà in questo momento difficile.