Vittorio de Sica, a 50 anni dalla morte dell’attore di ‘Pane amore e…’

12 novembre 2024 | 18:30
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Vittorio de Sica, a 50 anni dalla morte dell’attore di ‘Pane amore e…’

Lasciò la vita terrena il 13 novembre 1974, dopo una vita dedicata al cinema, sia come attore, che inizio nel teatro nel 1923, mentre al cinema muto esordì nel 1927 ed in quello sonoro nel 1932 dove canta ‘Parlami d’amore Mariù’, e sia come regista, poi tutto un esplodere fino alla ‘conquista’ di quattro Oscar

Redazione – Sono 50 anni senza l’attore di ‘Pane amore e…’ e soprattutto del regista Vittorio De Sica.

Lasciò la vita terrena il 13 novembre 1974, dopo una vita dedicata al cinema, sia come attore, che inizio nel teatro nel 1923, mentre al cinema muto esordì nel 1927 ed in quello sonoro nel 1932 dove canta ‘Parlami d’amore Mariù’, e sia da regista, poi tutto un esplodere fino alla ‘conquista’ di quattro Oscar.

È considerato uno dei padri del neorealismo ed uno dei maggiori registi ed interpreti della commedia all’italiana. I suoi film ‘Sciuscià’, ‘Ladri di biciclette’, ‘Ieri, oggi, domani’ ed ‘Il giardino dei Finzi Contini’ hanno vinto l’Oscar al miglior film in lingua straniera, premio al quale fu candidato anche ‘Matrimonio all’italiana’.

Negli del dopoguerra inventò le scene riprese in strada e molte di esse le si possono ammirare in molti suoi film.

Nonostante che la sua città natale fosse Sora quella adottiva fu Napoli, a cui era molto legato, infatti vi è anche una strada a lui dedicata.

Se si vuole fare un ritratto non è facile perché in lui si intersecano moltissime caratteristiche della sua generazione e dell’italiano di ieri e oggi.

Da mercoledì 13 novembre Rai Teche pubblica su RaiPlay una raccolta delle più emozionanti apparizioni televisive di Vittorio De Sica, in omaggio al regista ed attore a 50 anni dalla scomparsa.

Il suo nome è molto legato alla costiera sorrentina, infatti nel 1955 prese parte, con una ventenne Sofia Loren, al film ‘‘Pane amore e…’, nel quale impersonava il cavalier Antonio Carotenuto, congedatosi dall’Arma dei Carabinieri, lascia la piccola località di Sagliena per andare a Sorrento a dirigere la locale stazione dei vigili urbani. Al suo arrivo, il maresciallo, nonostante sia proprietario di un suo appartamento, è ospitato in casa della bigotta Donna Violante e sedotto dalla pescivendola di Marina Grande, Donna Sofia, che ha già un innamorato chiamato Nicolino. Sofia mira soltanto a non lasciare l’appartamento del comandante di cui è inquilina.

A sorvegliare sulla condotta morale di Carotenuto provvedono sia la domestica Caramella sia il fratello sacerdote don Matteo. Nonostante l’avventura amorosa con Donna Sofia si concluda male per l’ex maresciallo, egli avrà modo di fidanzarsi con Donna Violante, la quale, grazie all’aiuto di Caramella, riuscirà ad attirare a sé le attenzioni del comandante Carotenuto.

Intanto dall’8 novembre è uscito in libreria libro di Giancarlo Governi, “Quando il cinema era Vittorio De Sica” (Marlin editore, nella collana La camera del fuoco) con la biofilmografia completa di Anna Maria Bianchi.

GiSpa