Amalfi oggi, 2 dicembre, ricorda l’alluvione del 1875 che spazzò via la chiesa della Madonna del Rosario
La Chiesa della Madonna del Rosario ad Amalfi è un luogo di fede e storia, nato dalla devastazione dell’alluvione del 1875 che distrusse la precedente chiesa situata più a nord; una terribile alluvione sconvolse Amalfi; distrusse case e giardini nella zona Valle dei Mulini e strappò all’affetto dei loro cari ben dodici persone, seppellendole tra le macerie.L’evento fu accompagnato da un episodio che la tradizione popolare considera prodigioso: tra le macerie e i segni della furia dell’acqua, la statua della Madonna fu ritrovata completamente asciutta in un angolo della vecchia chiesa, miracolosamente rimasto intatto.
“Che tormento, che strazio nel cuore dei superstiti e che sbalordimento! Dio si è forse stancato di noi? Ma una voce amica li rianimò. La Madonna del Rosario, non toccata nella sua immagine dalla furia delle acque, sembrava dicesse: Su, figliuoli miei, non disperate; alzate gli occhi al Cielo; c’è lì un Padre che ascolta, commosso, i vostri gemiti e converte in gemme le lagrime del vostro cuore. La vista di quella statua, miracolosamente intatta, fu per tutti un balsamo, un raggio di speranza, un segno di materno affetto.” (Mons. Francesco Majorsini)
Il 2 dicembre di ogni anno, questo straordinario avvenimento viene commemorato con una processione al vecchio Santuario, luogo simbolico che lega la comunità alla memoria dell’alluvione e alla devozione per la Madonna del Rosario. La processione è un momento solenne e carico di spiritualità, che rinsalda il legame tra passato e presente, tra fede e identità locale.
La costruzione dell’attuale Chiesa della Madonna del Rosario rappresenta la risposta della comunità di Amalfi alla tragedia, un segno di rinascita e speranza. Situata in un luogo meno esposto ai rischi di nuove calamità, la chiesa accoglie ancora oggi fedeli e visitatori, continuando a essere un punto di riferimento religioso e storico.
Questo evento e la tradizione che ne è scaturita sottolineano il forte senso di appartenenza e resilienza della comunità amalfitana, che trova nella devozione mariana una forza per affrontare le avversità.