Anas vigila sulla SS 163 Amalfitana anche nei giorni di festa: un ricordo del crollo del 2006 che Isolò Positano

28 dicembre 2024 | 10:35
Share0
Anas vigila sulla SS 163 Amalfitana anche nei giorni di festa: un ricordo del crollo del 2006 che Isolò Positano

Anas vigila sulla SS 163 Amalfitana anche nei giorni di festa: un ricordo del crollo del 2006 che Isolò Positano
Anche durante le festività, l’Anas continua il monitoraggio delle infrastrutture lungo la strada statale 163 Amalfitana, con particolare attenzione ai ponti. Un controllo di routine, certo, ma che riporta alla memoria un evento drammatico: il crollo della strada avvenuto il 6 gennaio 2006, che isolò Positano per circa due mesi.

Un evento che Positanonews, allora neonata testata, seguì con grande attenzione, documentando giorno per giorno la situazione e le difficoltà della comunità. Il primo articolo, pubblicato proprio il 6 gennaio 2006, portava il titolo emblematico: “Positano. La Statale Amalfitana precipita nel vuoto”. Già allora si sottolineava come il crollo avesse isolato Positano, una località che, ieri come oggi, dipende in larga misura dalla penisola sorrentina per i suoi collegamenti.

Era il giorno dell’Epifania quando la notizia si diffuse rapidamente attraverso i media locali e nazionali, con una risonanza simile a quanto accaduto recentemente per la frana di Amalfi. La strada cedette, frantumandosi e precipitando verso il mare. Fortunatamente, e per puro caso, non si registrarono vittime né feriti.

Due giorni dopo, l’8 gennaio, Positanonews pubblicava un altro articolo dal titolo ancora più incisivo: “Positano un paese tagliato dal mondo”. L’articolo riportava le parole dell’allora sindaco di Positano, Domenico Marrone, che descriveva la situazione come “un durissimo colpo per l’economia di Positano ma anche per la vita sociale dei cittadini che è rivolta quasi tutta verso l’area sorrentina. Il paese è isolato.” La notizia, ovviamente, trovò ampio spazio anche sull’edizione cartacea di Positanonews dell’epoca.

Questo anniversario ci ricorda l’importanza della manutenzione e del monitoraggio costante delle infrastrutture, soprattutto in un territorio fragile come quello della Costiera Amalfitana.