Cocente sconfitta del Napoli
Gli azzurri sono l’ombra di loro stessi e vengono battuti dalla Lazio per la seconda volta in tre giorni anche al Maradona, sono evanescenti senza avere una reazione dignitosa, solo nel primo tempo imbastiscono qualche pericolo, poi nella ripresa sono confusi e non tranquilli
Redazione – Cocente sconfitta del Napoli.
Gli azzurri sono l’ombra di loro stessi e vengono battuti dalla Lazio per la seconda volta in tre giorni anche al Maradona, sono evanescenti senza avere una reazione dignitosa, solo nel primo tempo imbastiscono qualche pericolo, poi nella ripresa sono confusi e non tranquilli.
Conte schiera l’undici titolare, quello che avrebbe dovuto dare un input in più e quello che avrebbe dovuto battere una Lazio che è scesa al Maradona ben organizzata e senza timori reverenziali, quelli che hanno avuto gli azzurri, con un attacco spuntato e dei cambi fatti troppo tardi.
Il Napoli inizia bene con McTominay che ci prova sul primo palo ma Gila si immola con il corpo, poi viene murato, Zaccagni sguscia sia su una fascia che sull’altra, mettendo in apprensione soprattutto Di Lorenzo. Isaksen impegna severamente Meret in angolo con il suo forte mancino.
La gara è viva e dopo che i biancocelesti prendono campo e si rendono pericolosi, ecco che si mettono in moto, e fino a quel momento non lo erano, Kvara, Politano, Di Lorenzo e McTominay, ed il Napoli sembra cambiare passo. Kvara batte la punizione da 25 metri e sfiora l’incrocio.
Ci sono tutti i presupposti perché sia una ripresa differente per la squadra di Conte, ma si rivela confusionaria ed imprecisa, si cerca il guizzo di singoli, che non arriva, i calci da fermo sono erratamente eseguiti. Politano è spento sulla fascia destra, così come Di Lorenzo che commette qualche errore, il metronomo Lobotka non oscilla più a centrocampo, Kvara sembra sgonfiarsi, Lukaku non è specchietto per le allodole. Angiussa colpisce il palo e lì resta il Napoli. Invece la Lazio mette a segno la rete decisiva con Isaksen su invito di Noslin, che si rivela ancora letale per gli azzurri.
Termina una gara con il Napoli che deve leccarsi le ferite e rivedere molte cose su cui lavorare sodo.
NAPOLI – LAZIO 0-1
Rete: 34’st Isaksen.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; McTominay (37’st Raspadori), Lobotka (37’st Gilmour), Anguissa (47’st Folorunsho); Politano (31’st Neres), Lukaku (47’st Simeone), Kvaratskhelia.
A disp: Caprile, Contini, Juan Jesus, Marin, Zerbin, Ngonge, Spinazzola.
Allenatore: Conte.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic (47’st Gigot), Gila, Romagnoli (16’st Patric), Nuno Tavares; Dele-Bashiru, Guendouzi; Isaksen (47’st Lazzari), Dia (27’st Noslin), Zaccagni; Castellanos (27’st Pedro).
A disp: Mandas, Furlanetto, Bordon, Castrovilli, Tchaouna.
Allenatore: Baroni.
ARBITRO: Colombo di Como.
Ammoniti: Dia, Guendouzi, McTominay, Rrahmani, Castellanos.
NOTE: Serata piovosa, terreno di gioco appesantito dalla pioggia.
Angoli: 6-2. Recupero: 2’ pt, 5’ st.
GiSpa