Esplosione a deposito ENI a Firenze, almeno due morti. Una tragedia che ha colpito la Toscana e l’Italia . Uno stabilimento svolge attività di ricezione, deposito (stoccaggio) e spedizione di benzina, gasolio e petrolio (kerosene), ma l’azienda in una nota ha fatto sapere che le fiamme “sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano in alcun modo il parco serbatoi”. Il Comune invita i residenti a tenere chiuse porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione nel raggio di ben cinque chilometri.
I vigili del fuoco, ha riferito il presidente della Toscana Eugenio Giani, “hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini”.
Nell’area interessata dall’esplosione sono state distribuite delle mascherine e sono stati invitati i cittadini, con un messaggio di It Alert – il sistema di messaggistica d’emergenza del Dipartimento della Protezione Civile – a tenere chiuse le finestre in un raggio di 5 chilometri dal luogo dell’esplosione.
I tecnici dell’agenzia regionale per la protezione ambientale, ha aggiunto Giani, “sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua”