La vita oggi nei piccoli comuni – riflessioni di Secondo Amalfitano
La vita oggi nei Piccoli Comuni d’Italia
Tre Comuni italiani per un totale di 103 Abitanti; a seguire altri 5200 circa, ciascuno con meno di 5000 abitanti. E’ il 70% dei comuni italiani che gestisce oltre il 50% dell’intera superficie nazionale, ma con solo il 19% degli Italiani.
E’ questa la sintetica fotografia del Paese Italia.
Ma come si vive in questi comuni? MALE!
Nel periodo postbellico un trend inesorabile di spopolamento ha preso il via; la voglia di una vita migliore spingeva gli Italiani a spostarsi nelle grandi città. Poi man mano che il significato di VITA
MIGLIORE subiva radicali modifiche nella testa degli Italiani e non solo, ha preso piede una voglia di ritorno nei Piccoli Comuni. Alla fine del secolo scorso si confidava nell’Innovazione tecnologica per dare un’accelerazione definitiva e forte al fenomeno di “RITORNO”; ma qualche cosa negli ultimi 30 anni non ha funzionato.
Il volano dell’intera ripartenza doveva avere la COMUNICAZIONE come propellente; i servizi dovevano migliorare nei piccoli centri grazie soprattutto ad una rete dati efficiente e veloce che
doveva garantire a tutti di avere a portata di un CLIC il mondo; che si trattasse di TELE lavorare o di TELE curarsi, doveva essere facile, sicuro e veloce. Finanche l’esplosione dell’E-Commerce doveva sostenere il “RITORNO” garantendo l’approvvigionamento rapido e garantito della miriade di bisogni della vita quotidiana; apparati, abiti, utensili e finanche cibo, doveva raggiungerci in modo sicuro, affidabile e veloce.
Queste le premesse e le speranze; i fatti purtroppo ci dicono altro: la “rete dati” veloce è immediatamente esplosa nei grandi centri grazie alla forte domanda generata dai grandi numeri e , quindi, al grande e immediato vantaggio economico per i colossi della comunicazione; l’E-Commerce è deflagrato a tutto vantaggio economico delle multinazionali, AMAZON su tutte, ma ancora una
volta i grandi colossi hanno dimensionato e strutturato i loro interventi solo ed esclusivamente sulle LORO esigenze di guadagni e di utili.
Premesso che il guadagno è legittimo e legale per qualsiasi azienda, non possiamo non condannare quanti inseguono solo il guadagno “immediato” e non quello mediato a danno della collettività e del suo futuro; finanche il Pubblico ed il para Pubblico hanno dato una mano a questa perversione. Due esempi che forse ci aiutano a capire: Il servizio di assistenza sanitario domiciliare pubblico è gestito dalle Aziende Pubbliche che, con buona pace di qualche eccezione, quantificano i costi del servizio senza differenza fra l’assistenza nelle grandi città e quella nei Piccoli Comuni; una cosa è effettuare dieci interventi di assistenza domiciliare in una città dove, fra mezzi pubblici e condomini enormi, l’operatore può in poco tempo e senza sforzi eseguirli; cosa diversa è fare lo stesso numero di prestazioni in un piccolo comune dove servono trasporti privati e gambe buone per eseguirli.
L’E-Commerce, prendendo ad esempio un caso qualsiasi come “AMAZON vendite” e Poste Italiane trasportatore, è anche peggio; a sentire e vedere come funzionano nei Piccoli Comuni rileviamo
frequenti casi di disservizi e vessazioni; ordini che non vengono consegnati con pretesti vari e spesso non veri, giacenze per il ritiro imposte in centri lontanissimi molti Km dai comuni stessi, spesso telefonate vessatorie di trasportatori, vittime e carnefici al tempo stesso nel sistema perverso, del tenore: “non posso venire a casa tua, se vuoi il pacco devi raggiungermi da qualche parte, altrimenti riporto tutto in deposito”. La cosa simpatica (si fa per dire) di questo contesto è che, qualche colosso Cinese che sta invadendo il mercato europeo dell’E-Commerce, ben conosce queste perversioni e si è organizzato per fronteggiarlo: una efficientissima politica di rimborso, ristoro e reso, ripaga il cliente finale dei disservizi del sistema italiano; un ritardo di qualche giorno nei tempi di consegna viene ristorato con un credito su futuri ordini, per disguidi e incidenti vari di percorso, scatta in automatico e in tempo reale dalla comunicazione, il rimborso totale con facoltà di trattenere comunque gli oggetti danneggiati, non rispondenti alle caratteristiche dichiarate, e/o recapitati oltre il limite massimo. Ovviamente tutto questo ci preoccupa non poco, ma per altri motivi.
Premesso che per tutto quanto denunciato abbiamo riscontri comprovati e certi, ci chiediamo:
PERCHE’ TUTTO QUESTO? Come è possibile che lo Stato nella sua interezza non si rende conto di quello che succede nel paese reale? Quanti preposti alla difesa e alla tutela dei Cittadini, cosa fanno per accertare e impedire fenomeni al limite della truffa commerciale?
Potremmo continuare con fiumi di episodi, casi e numeri, ma l’intento di questa analisi è solo quello di alzare il coperchio di una pentola che è in ebollizione e minaccia di esplodere.
Sta di fatto che se non si interviene immediatamente per evitare questi fenomeni ed invertire il trend, sarà il naufragio del Paese Italia: il 20% degli Italiani, il 50% del territorio nazionale, e il 70%
dei Comuni d’Italia andranno in malora con buona pace di una Politica sguaiata e populista che non riesce ad andare oltre le invettive ad personam, senza rendersi conto che c’è chi intanto continua ad accumulare miliardi di Euro a tutto danno di cittadini che hanno l’unica colpa di voler mantenere in piedi l’Italia……forse migliore.
P.S. chiunque volesse dati, cifre e prove, non ha che da chiedere.
Secondo Amalfitano