L’Italia non è un paese per giovani ma nemmeno per vecchi: l’inchiesta Sica a Salerno, ed il raggiro di una facoltosa signora ricoverata.
Le pagine di cronaca riportano sempre più spesso la notizia di persone di una certa età i cui patrimoni vengono letteralmente “depredati”, proprio da parte di chi dovrebbe al contrario accudire, sorvegliare e proteggere la loro persona.
Si tratta del fenomeno della circonvenzione dell’anziano, finalizzata alla sottrazione di danaro.
È sconcertante la notizia a proposito dell’Istituto Europeo per la terza età di Salerno, dove sono stati scoperti episodi di maltrattamento nei confronti di anziani residenti nella struttura.
Oggi i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari per Sante Sica, gestore di fatto dell’Istituto, sottoposto ai domiciliari, della direttrice e vicepresidente del consiglio di amministrazione Karolin Cupo, sottoposta a divieto temporaneo di esercitare l’attività sanitaria e professionale, e di Angela Pina Grossi, sospesa come amministratore di sostegno, tutore e curatore.
Da precedenti indagini erano emersi reati di sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti di anziani, e da tale vicenda si è giunti alla complessa macchinazione ideata da Sante Sica, finalizzata ad appropriarsi del patrimonio di una facoltosa signora 86enne, residente presso la struttura.
Approfittando del suo stato di incapacità, le avrebbe fatto redigere dei testamenti per farsi nominare unico erede, con la complicità dell’amministratrice di sostegno.
Una storia che oltre ad essere molto triste, evidenzia quanto sia delicato e complesso il tema della tutela delle persone non autosufficienti, quando ad essere in gioco è il calo cognitivo dovuto all’età ed alle patologie degenerative come Alzheimer e demenze.
In Italia il maltrattamento degli anziani è un argomento poco trattato, a differenza della maggior parte degli altri paesi sviluppati, tuttavia si tratta di un rischio fortemente radicato nelle relazioni di cura degli anziani, pertanto appaiono sempre più urgenti, delle riflessioni serie su questo tema, per riuscire ad attuare strategie di prevenzione efficaci.
La forma di maltrattamento più diffusa nelle strutture residenziali per anziani è proprio l’abuso psicologico ed emotivo, che infatti riguarda circa un anziano istituzionalizzato su tre.
Questo dato è tanto più allarmante se si tiene conto delle previsioni Istat: tra le persone che vivono sole si prevede che nel 2042, avranno oltre 65 anni 5,8 milioni di individui, con una crescita del 42% rispetto al 2022.