Natale in casa Cupiello ha 93 anni
L’opera teatrale tragicomica scritta da Eduardo De Filippo nel lontano 1931, fu portata in scena per la prima volta il 25 dicembre di quello stesso anno al teatro Kursaal (oggi cinema Filangieri) e fu subito un grande successo
Redazione – Natale in casa Cupiello compie 93 anni.
L’opera teatrale tragicomica scritta da Eduardo De Filippo nel lontano 1931, fu portata in scena per la prima volta il 25 dicembre di quello stesso anno al teatro Kursaal (oggi cinema Filangieri) e fu subito un grande successo.
L’opera fu recitata dalla compagnia del “Teatro umoristico i De Filippo”, composta dai tre fratelli (Eduardo, Peppino e Titina) e da attori già famosi o giovani alle prime armi che lo diventeranno (Agostino Salvietti, Pietro Carloni, Tina Pica, Dolores Palumbo, Luigi De Martino, Alfredo Crispo, Gennaro Pisano).
Infatti quando Eduardo andò a firmare con l’impresario il contratto si stabilì che la commedia doveva essere in scena per soli nove giorni, ma il successo fu tale che le repliche durarono fino al 21 maggio del 1932.
In primis la commedia era composta da un solo atto, poi gli altri due vennero negli anni successi.
La complessa genesi della commedia porta Eduardo stesso ad affermare che essa era nata come un “parto trigemino con una gravidanza di quattro anni”.
La commedia si svolge in camera da letto e nella sala da pranzo.
Nella stanza da letto, all’antivigilia di Natale la famiglia Cupiello, composta da Lucariello e Concetta, si svegliano, lui la accusa che non sa fare il caffè, poi si mette all’opera vicino al presepe e rivoltosi al figlio Tommaso (Nennillo), gli domandò: “Te piace ‘o presepe?”. La risposta era sempre negativa. Ma nel primo atto in scena ci sono anche il fratello di Luca, Pasqualino, la figlia Ninuccia, che conferma di non amare il marito ma il suo amante Vittorio, con il quale ha intenzione di scappare via.
Nel secondo atto è tutto pronto per festeggiare la vigilia di Natale. Ma in casa Cupiello il cielo è coperto da nuvole tempestose. Infatti Tommasino infatti porta a casa il suo amico, Vittorio, che è l’amante di Ninuccia, e Concetta, quando restano soli gli chiede di andarsene. Ma Luca insiste che deve restare e questo porta ad un alterco violento con il marito di Ninuccia, Nicolino, che sfida a duello Vittorio davanti gli occhi di Concetta. Il marito che è ignaro di tutto, organizza una festa a sorpresa per lei insieme al figlio Tommasino ed al fratello Pasqualino, che nel bel mezzo della disputa e della tensione, escono dalla stanza da letto, cantando “Tu scendi dalle stelle”, tra le lacrime di Concetta.
Nel terzo atto Luca venuto a sapere della situazione familiare, ha un ictus e si trova nel letto, incapace di muoversi e di ragionare con lucidità. In casa è un via vai di parenti e conoscenti, che gli stanno vicino.
In delirio ha allucinazioni che hanno per protagonista l’ex marito della figlia, Nicolino, poi c’è l’improvvisa visita di Vittorio, lo prende per il marito della figlia, e benedice l’unione dei due amanti.
Ormai sta andando verso la morte ed ancora una volta dice al figlio se gli piace il presepe, Tommasino gli risponde laconicamente tra i pianti: “Si”.
GiSpa