Centenario della morte di Franz Kafka: al Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco di Napoli il progetto “Voliera di Anime” con l’installazione permanente “Pelle d’anime” di Caterina Ruysch Voltolini
A cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka, il Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco celebra, il 20 dicembre 2024, con il taglio del nastro previsto per le ore 10, il grande scrittore praghese con l’installazione permanente “Pelle d’anime”, elemento centrale del progetto Voliera di Anime ispirato ai temi universali dell’attesa, della spiritualità e della trasformazione, centrali nella poetica kafkiana. L’opera, ideata dall’artista Caterina Ruysch Voltolini e curata da Nicola Ciancio per l’associazione Ex-Voto, dialoga profondamente con l’ipogeo del Complesso Museale, luogo simbolico di culto e riflessione sull’anima, la redenzione e il passaggio tra vita e morte. “Pelle d’anime” si presenta come una grande struttura centrale, affiancata da elementi satelliti, che rappresenta un luogo di sospensione e purificazione per le anime in viaggio verso la liberazione. Una gabbia, dove le sbarre sono sostituite da pareti translucide retroilluminate, la cui lavorazione evoca rughe e tracce di fuoco, simboleggiando il trascorrere del tempo e il processo di purificazione, offre un’esperienza sensoriale e simbolica unica mentre dialoga con gli interventi pittorici delicati che la circondano. Due elementi centrali abitano l’installazione: – La luce, che muovendosi in direzione ascensionale e discensionale, rappresenta il percorso spirituale tra colpa e redenzione e le fiamme dell’iconografia del Purgatorio e della rinascita; – la matericità della pelle, espressa nelle rughe presenti sulla pareti della struttura centrale e nelle trame, quasi mimetiche, degli elementi pittorici che la circondano, che si confondono con la pareti del Purgatorio ad Arco come a sfogliare le storie di anime che porta con se. Un dettaglio poetico e concettuale è dato dalle farfalle sublimate e stilizzate nei piccoli dipinti dell’artista. Tra queste, emerge la Greta oto, la farfalla dalle ali trasparenti nota per le sue lunghe migrazioni. Questo insetto, scelto per il suo simbolismo, rappresenta l’anima che attraversa le prove della purificazione per giungere alla sua trasformazione finale. L’etimologia stessa della parola farfalla in greco, ψυχή (psiché), che significa anima e si collega a respirare o esalare, amplifica il significato spirituale dell’opera. I piccoli dipinti, disposti nello spazio circostante, accompagnano l’installazione principale, creando un dialogo silenzioso e intimo con l’ambiente. La scelta dell’ipogeo del Complesso Museale non è casuale. Questo gioiello seicentesco, situato nel cuore del centro antico di Napoli, è da secoli dedicato al culto delle anime del Purgatorio, note come anime pezzentelle. La sua atmosfera carica di spiritualità e tradizione popolare offre un contesto ideale per accogliere un progetto artistico che esplora i confini tra finito e infinito, tra colpa e redenzione. “Pelle d’anime” diventa quindi non solo un’opera d’arte contemporanea, ma un dispositivo simbolico e spirituale che arricchisce l’esperienza del visitatore. La struttura, con le sue luci, le sue ombre e i suoi dettagli pittorici e scultorei, amplificano la riflessione personale e collettiva sul significato della vita e della morte, in perfetta sintonia con la poetica kafkiana e con il contesto storico-religioso del Complesso. L’installazione è curata da Nicola Ciancio, noto per la sua capacità di creare progetti interdisciplinari che coinvolgono il pubblico e il territorio. Ex-Voto, associazione promotrice del progetto, ha una lunga esperienza nello sviluppo di iniziative culturali che uniscono arte, creatività e dialogo con le comunità locali. L’artista Caterina Ruysch Voltolini, conosciuta per i suoi progetti site-specific che fondono identità individuale e collettiva, porta in questa opera la sua visione unica. La sua formazione, che spazia dalle Belle Arti alla filosofia, si riflette in un approccio che unisce il carnale e lo spirituale, il passato e il presente. L’installazione permanente sarà inaugurata il 20 dicembre 2024 alla presenza dell’artista, del curatore e della direzione del Complesso Museale. Nei mesi successivi, saranno organizzati eventi collaterali, visite guidate e attività didattiche per approfondire i temi dell’opera e il contesto storico e simbolico che la ospita. “Voliera di Anime” rappresenta un’occasione unica per celebrare il centenario di Kafka e per riflettere, attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, sui grandi temi dell’esistenza umana. “Il Purgatorio ad Arco anche quest’anno ospita un’opera nata dalla collaborazione con Ex Voto. – spiega Francesca Amirante, direttrice artistica del Complesso – Ci è sembrato che il tema della Metamorfosi fosse molto legato a quello che “anima” un luogo come l’Ipogeo della chiesa. L’opera dell’artista Caterina Ruysch Voltolini si inserisce, come ogni intervento ospitato nell’ipogeo, con discrezione e delicatezza negli spazi abitati dalle anime pezzentelle”. “L’opera dell’artista Caterina Ruysh Voltolini, dialoga in maniera delicata ma incisiva con il contesto dell’ipogeo di Purgatorio ad Arco dando al visitatore la possibilità di soffermarsi, attratto dalla luce dell’installazione centrale, a cercare dettagli e sfumature delle opere pittoriche inserite all’interno di una delle cappelle. – spiega Nicola Ciancio curatore dell’opera – L’opera si pone, sia concettualmente che praticamente come un ulteriore strato di storie che vanno a popolare il complesso museale come una nuova pelle che lascia spazio alla contemplazione e alla ricerca della propria spiritualità”.