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Piano di Sorrento, Don Antonino D’Esposito: “Solo insieme agli altri troviamo la vera gioia”

1 dicembre 2024 | 19:47
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Piano di Sorrento. In questa prima domenica di Avvento siamo portati a riflettere sulle parole pronunciata da Don Antonino durante l’omelia della messa mattutina: «Il Vangelo che ascoltiamo è sempre una bella notizia. Ricordiamoci sempre che la parola Vangelo significa notizia buona, un lieto annuncio, una parola bella di cui abbiamo bisogno della nostra vita. Anche se oggi ascoltando inizialmente il Vangelo proclamato può sembrare che Gesù più che belle notizie ci dica cose che ci possono fare un po’ paura: “le potenze dei cieli saranno sconvolte, angoscia di popoli”. Ma capiamo il contesto in cui Gesù sta parlando. Siamo nel tempio, capitolo ventunesimo di Luca. Quel capitolo in cui la vedova getta due spiccioli nel tesoro. Nessuno la guarda, solo Gesù si accorge di questa donna che fa un gesto non solo di generosità ma di una fede infinita. E Gesù coglie questo gesto mentre i discepoli sono un po’ distratti. Gesù guarda la donna, coglie questi gesti di grande umanità di grande fede. Ma i discepoli e la gente guardano altro, guardano le pietre, guardano il tempio, guardano le apparenze, guardano i ricchi, guardano quelli che sono vestiti meglio. Succede anche a noi magari di distrarci a guardare intorno e magari di non cogliere l’essenziale.
Gesù dice: “Attenzione ragazzi, perché queste pietre del tempio che voi guardate vi sembrano così belle e maestose, tutto questo non è eterno. L’odio, la violenza, il male che sta nei nostri cuori porterà alla distruzione di queste belle pietre”.
Il linguaggio di Gesù a volte è duro ma è sempre un linguaggio d’amore, è un linguaggio di chi ti vuole bene e ti mette in guardia. “Attenzione che il sole la luna si oscureranno”, quello che sembra fisso, le nostre certezze, possono venir meno. Facciamo dei piani, dei progetti, calcoliamo le cose oppure la giornata, poi a volte cambiano i programmi, cambiano le nostre priorità, arriva quello che non ti pensavi arrivasse, a volte cambiano le cose ti succede, ci sentiamo venir meno, è come se la luna e le stelle cadessero. Certi punti fisici, certe certezze, ci vengono meno ma in quel momento è il momento della fede, il momento in cui il Signore viene sulle nubi del cielo, viene a visitarci. E’ lui la certezza, la sua parola. Quindi né certezze che traballano, delle pietre che in qualche modo sembravano stabili e cadono. C’è la pietra angolare che è Gesù, è lui che sostiene il tutto. Quindi l’annuncio di speranza, non di paura, ti riguarda perché già succede nella vita questo. Gesù è la risposta non è il problema. I problemi vengono, le incertezze, le paure, i momenti difficili della vita, ma Gesù è colui che viene a visitarci, è colui che viene a consolarci, è colui che viene a darci la vera stabilità con la sua parola, con la sua presenza.
Vegliate e pregate, alzate il capo e non col capo chino. Alzate il capo, guardate oltre, non guardate solamente davanti a voi, guardate in faccia chi vi sta di fronte, alzate il capo perché forse in quel volto che ti incrocia c’è il volto di Cristo che ti visita. Quindi alziamo il volto, guardiamoci in faccia. Non si può fare un cammino d’Avvento da soli ma insieme. La salvezza non è individuale ma comunitaria. Sono gli altri che mi aiutano a pregare, che mi aiutano ad ascoltare la parola di Dio, che mi aiutano ad essere consapevole che se non ci foste voi non saprei chi sono io. Sono coloro che sicuramente sulla mia strada sono i miei amici, sono anche forse le persone con cui non ho nessun rapporto ma sono questi che mi aiutano. Da soli non facciamo avventura, non facciamo Natale da soli, non si fa nessuna festa ma abbiamo bisogno degli altri.
Ringraziamo il Signore e cerchiamo anche noi di andare verso gli altri perché solo insieme agli altri noi andiamo verso il Signore. Solo insieme agli altri noi troviamo la vera gioia».