Reggia Quisisana – Giovani e autorealizzazione la lectio del prof. Paolo Crepet

2 dicembre 2024 | 19:07
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Castellammare di Stabia (NA) I Monti Lattari, con i loro sentieri, spazi aperti e la varietà di prodotti tipici sono un luogo ideale dove coltivare il benessere psicologico, fisico e stare bene in salute.  Questo il senso del convegno “Sport, Salute, Benessere e Valorizzazione dei prodotti tipici”, che si è tenuto questa mattina (2 dicembre N.d.A.) nella Reggia Quisisana di Castellammare di Stabia  promosso dal Parco regionale dei Monti Lattari, che dalla scorsa estate ha un nuovo presidente, il dottor Enzo Peluso, manager del settore assicurativo e finanziario, che ha promosso l’incontro per “mettere il territorio dei Monti Lattari al centro del dibattito sulla valorizzazione turistica e culturale e avvicinare le nuove generazioni allo sport e al benessere proprio attraverso le risorse dell’area Parco”. A parlare di sport e benessere tre testimoni d’eccezione: lo psichiatra Paolo Crepet, l’ex calciatore campione d’Italia col Napoli di Maradona, Bruno Giordano, e il maestro di judo Giovanni Maddaloni. Presenti On. Fulvio Bonavitacola Vice Presidente della Regione Campania, i sindaci del Parco e gli studenti di alcuni istituti superiori stabiesi.  Crepet in particolare si è soffermato sull’educazione delle nuove generazioni, sottolineando quanto “bisogna insegnare loro  per raggiungere l’autonomia, staccarsi dallo smartphone, imparare ad apprezzare il proprio territorio, così ricco di bellezze. I nostri  sono luoghi adatti a rimettere in moto il cervello”. Crepet è tornato più volte sul tema del rapporto tra genitori e figli. Lo psichiatra è stato spesso duro nei confronti dei genitori di oggi, la loro ‘colpa’ sarebbe quella di far vivere i propri figli in una confort zone che in realtà non farebbe altro che renderli sempre più deboli. Per il sociologo, la paura di permettere ai figli di affrontare anche le minime difficoltà, priva questi ultimi delle competenze necessarie per crescere e diventare indipendenti. Competenze che invece le passate generazioni vantavano. Infatti “la vita non è confortevole”, ha ripreso Crepet.  Crepet durante il suo lungo intervento ha citato l’esempio positivo di campioni contemporanei che hanno lasciato la loro confort zone per mettersi pienamente in gioco come Jannik Sinner, che per diventare il numero uno ha accettato anche il grande sacrificio che c’è dietro ogni vittoria e anche ogni sconfitta che va accettatata. Quindi ha raccontato l’esempio  di musicisti come Lucio Dalla così come quella dei ceramisti di Vietri. Non ha risparmiato critiche alla denatalità, riprendendo con sconforto una battuta di Elon Musk, quella con la quale il milionario sudafricano definisce gli italiani “un popolo in via di estinzione” proprio per la drammatica diminuzione delle nascite che registriamo di anno in anno nel Bel Paese. Lo psichiatra ha sottolineato il fatto che “educare” non significa spianare la strada, eliminare ogni ostacolo ma significa insegnare ai giovani cosa voglia dire combattere per quello in cui si crede, “sacrificarsi” per poter perseguire un obiettivo e raggiungere dei risultati, non mollare dinanzi alle prime difficoltà.

A cura di Luigi De Rosa

paolo crepetIl prof. Paolo Crepet e il dr Enzo Peluso, neopresidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari