Scacco alla truffa ☎: Anziane seguono un corso organizzato dai carabinieri e fanno arrestare dei truffatori.
La scorsa settimana due anziane pugliesi, esempio virtuoso per tutti i cittadini della terza età, sono riuscite a far arrestare tre truffatori di origini campane.
Le due signore, avevano partecipato ad alcuni incontri organizzati dai militari contro le truffe, e mettendo a frutto quanto appreso, non sono cascate nel solito raggiro: un presunto parente della vittima in difficoltà e la richiesta di contanti e preziosi per aiutarlo.
Alla pensionata 90enne uno dei truffatori si è presentato al telefono come nipote che, bloccato in caserma per problemi con la giustizia, chiedeva di pagargli una “cauzione” di banconote e gioielli, ma la nonna si è insospettita ed ha allertato i militari che li hanno arrestati.
È stato più ingegnoso il truffatore della 70enne di Minervino, spacciandosi addirittura per maresciallo dei carabinieri, perché suo marito era rimasto coinvolto in un incidente stradale di cui avrebbe dovuto risarcire i danni.
Quando ha suggerito addirittura di chiamare il 112, ha risposto un complice grazie ad un “artificio telefonico”, tuttavia nonostante la difficoltà, alla fine i carabinieri sono riusciti lo stesso a sventare la truffa.
Aumentano sempre di più le segnalazioni al 112 di cittadini che sono stati contattati da un numero telefonico, in apparenza riferibile ad un “Comando Carabinieri” o ad un “Istituto bancario”.
Difendersi da questi reati è possibile, l’Arma dei Carabinieri, è in prima linea nella prevenzione alle truffe e ricorda a tutti i cittadini di non condividere mai via telefono dati personali, come credenziali di conto bancario o avvio di operazioni di bonifico, e di non assecondare richieste di consegna di soldi e gioielli.
Se si riceve una telefonata di questo tipo, bisogna chiamare subito il 112 per farsi aiutare.