Sorrento, frana del costone tufaceo: urgenza di interventi di messa in sicurezza lungo il versante costiero

26 dicembre 2024 | 16:12
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Sorrento, frana del costone tufaceo: urgenza di interventi di messa in sicurezza lungo il versante costiero

La frana che ha interessato il costone tufaceo sottostante Villa Astor a Sorrento rappresenta un ulteriore segnale dell’urgenza di interventi di messa in sicurezza lungo il versante costiero. Questo evento, avvenuto nei pressi di Marina Grande, ha aggravato una situazione già critica, con un’area precedentemente sottoposta a ordinanze di interdizione per rischio frana e soggetta a verifiche da parte delle autorità locali. Villa Astor, conosciuta anche come Villa Tritone, vanta una storia ricca e prestigiosa. Costruita nel XVI secolo sui resti di edifici romani risalenti all’età augustea, è celebre per la sua peschiera romana perfettamente conservata. Nel 1905, la dimora fu acquistata da Sir William Waldorf Astor, che trasformò il giardino in uno splendido esempio di parco all’inglese, esteso su due ettari a picco sul mare. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa divenne un rifugio per il filosofo Benedetto Croce, figura chiave nella ricostruzione dell’Italia post-bellica. L’area è sotto osservazione e restrizioni già dalla fine degli anni ’90, quando eventi meteorologici avversi causarono smottamenti significativi. Le prime ordinanze della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia risalgono al 1997 e includevano il divieto di transito, sosta e balneazione entro un raggio di cento metri dalla riva, oltre al blocco delle concessioni demaniali. Nel 2009, il sindaco di allora, Marco Fiorentino, revocò parzialmente queste restrizioni, subordinando la revoca all’esecuzione di lavori di messa in sicurezza da parte dei proprietari della villa e dell’Hotel Syrene, ma tali interventi non sono mai stati completati. La frana verificatasi nei giorni scorsi ha ampliato ulteriormente la zona a rischio, evidenziando il pericolo per la sicurezza pubblica e la necessità immediata di azioni risolutive. L’Ufficio Locale Marittimo di Sorrento, responsabile della tutela della vita in mare, ha ordinato la predisposizione di segnaletica di interdizione dell’area, mentre si attendono interventi definitivi da parte dei privati. La vicenda sottolinea la fragilità del territorio costiero sorrentino, ma anche le difficoltà nel coordinare interventi tra privati e autorità pubbliche. L’urgenza della messa in sicurezza del costone non può più essere procrastinata, considerando l’impatto potenziale su persone, proprietà e patrimonio storico.

(foto da sorrentopress)