Tragedia a Napoli, Emanuela Chirilli morta nel b&b: la sauna nel mirino della procura
Tragedia a Napoli, Emanuela Chirilli morta nel b&b: la sauna nel mirino della procura
Proseguono le indagini per chiarire le circostanze e le responsabilità dell’incendio che, venerdì mattina, ha causato la morte di Emanuela Chirilli, una turista pugliese di quasi 28 anni. L’incidente è avvenuto in un appartamento adibito a casa vacanze, situato al settimo piano di un edificio in piazza Municipio, nel cuore di Napoli. Gli inquirenti, come riporta “Il Mattino”, si concentrano sull’area della sauna, da cui sembra essere partito il rogo. Al momento, il fascicolo d’indagine aperto dalla Procura è per omicidio colposo, mentre nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima per determinare le cause precise della morte.
Il dramma nella notte
Era poco dopo le 4:30 del mattino quando i vigili del fuoco sono intervenuti per domare le fiamme. Una colonna di fumo nero fuoriusciva dalle finestre dell’appartamento, segnalando la gravità della situazione. All’interno, in un corridoio, è stato trovato il corpo senza vita della giovane donna. Secondo le prime ricostruzioni, Emanuela sarebbe morta per asfissia, avvelenata dalle esalazioni di monossido di carbonio. Probabilmente, la ragazza è stata sorpresa nel sonno dai fumi tossici e, in un disperato tentativo di salvarsi, ha cercato di raggiungere la porta d’ingresso. Purtroppo, nonostante la porta non fosse chiusa a chiave ma dotata di un sistema autochiudente, non è riuscita a completare il percorso, probabilmente a causa della perdita di forze dovuta alle inalazioni.
Le possibili cause
L’indagine, coordinata dai magistrati Federica D’Amodio e Diego Capece Minutolo, con il supporto del procuratore aggiunto Simona Di Monte, mira a identificare le origini dell’incendio. Tra le ipotesi al vaglio vi è un malfunzionamento dell’impianto elettrico, che potrebbe aver provocato un corto circuito, oppure un problema legato all’uso di dispositivi elettronici introdotti dall’esterno. Gli investigatori del commissariato di polizia locale stanno lavorando per ricostruire gli ultimi momenti di vita della vittima, ma la mancanza di telecamere e il danneggiamento del cellulare della giovane complicano le verifiche.
Un altro elemento da chiarire è se Emanuela avesse utilizzato la sauna durante la notte. Per questo motivo, saranno ascoltati amici e conoscenti locali per ricostruire con precisione i suoi spostamenti e l’orario di ingresso nell’appartamento.