Venti anni di Comuni Ricicloni in Campania: Tramonti “Polmone Verde della Costiera Amalfitana”, in coda Positano, Maiori e Conca dei Marini.
Un viaggio di venti anni che “restituisce un’immagine di cambiamento nella gestione dei rifiuti, ma che ci fa riflettere anche su quanto ancora ci sia da fare per mantenere il risultato raggiunto e per superare lo stallo evidenziato dal lentissimo incremento della percentuale della media di raccolta differenziata regionale negli ultimi 8 anni“, questo è il commento di Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania.
Dal Rapporto di Legambiente, la Campania è passata da 69 a 323 Comuni Ricicloni, con un incremento in 20 anni del 368%.
Un dato importante è quello del più virtuoso in Costiera Amalfitana, che risulta essere Tramonti.
Il dato percentuale 79,3% di Raccolta differenziata conferma la vocazione al rispetto dell’ambiente del comune della nostra montiera: “Il Polmone Verde della Costiera Amalfitana” supera ampiamente la normativa che pone al 65% l’obiettivo minimo di raccolta differenziata.
In Costiera c’è comunque da lavorare ancora, se si considera il rapporto di Legambiente, dal quale emerge che alcuni comuni, come Positano e Maiori, non siano riusciti ancora a raggiungere nemmeno il limite minimo.
In particolare il dato positanese induce a riflettere, se può infatti apparire motivato, in quanto inversamente proporzionale a quello dell’overturismo del sito, non si può dire altrettanto che possa esserlo, per comuni come Maiori e Conca dei Marini, che risultano addirittura al di sotto del limite ammesso, pur non soffrendo eccessivamente di un turismo massivo e protratto per lunghi periodi.
Queste sono le percentuali per numero di abitanti di ciascun comune.
Sopra il limite di legge:
Tramonti 79,3% (4153)
Atrani 78,7% (792)
Cetara 77,3% (1937)
Scala 76,8% (1497)
Minori 71,5% (2587)
Praiano 70% (1970)
Ravello 69,8% (2372)
Furore 68,0% (683)
Amalfi 67,8% (4644)
Vietri sul Mare 65,9% (7098)
Sotto il limite di legge:
Conca dei Marini 63,6% (648)
Maiori 62,1% (5320)
Positano 52,5% (3719)
Il turismo di massa apporta benefici economici alle comunità locali, ma se non gestito in modo sostenibile, può danneggiare irreparabilmente le attrazioni naturali e storiche, distruggendo l’ecosistema locale e compromettendo la qualità della vita dei residenti.
Eppure in natura i rifiuti potrebbero non esistere se si fosse più attenti nel mettere in atto tutte le buone pratiche di economia circolare.