Vico Equense, l’attrice e scrittrice Debora Ostieri ci racconta la sua raccolta di poesie “Tre Volte Amore”: “Dal dolore può nascere bellezza”

9 dicembre 2024 | 11:15
Vico Equense, l’attrice e scrittrice Debora Ostieri ci racconta la sua raccolta di poesie “Tre Volte Amore”: “Dal dolore può nascere bellezza”

Debora Ostieri ha sempre avuto un legame profondo con le arti, un legame che l’ha portata a esplorare la recitazione, la musica e la scrittura in modi unici e personali. Nata a Vico Equense, un angolo di paradiso affacciato sul mare, Debora ha seguito il suo istinto artistico fin da giovanissima, frequentando diverse accademie teatrali e cinematografiche tra Napoli e Roma. Ma è stato solo nel corso degli anni che ha scoperto la sua voce interiore attraverso la poesia.

Nel 2022, Debora ha preso parte a due importanti progetti televisivi Rai: “Mina Settembre 2” e “Filumena Marturano”, accanto a nomi di spicco come Serena Rossi e Massimiliano Caiazzo. Questi ruoli hanno segnato una tappa significativa della sua carriera, ma è stato con il film “Napoli New York” di Gabriele Salvatores, dove ha lavorato sia come attrice sia come actor coach, che Debora ha davvero potuto esprimere appieno la sua passione per la recitazione e il lavoro con i bambini.

Parallelamente, Debora ha coltivato l’amore per la scrittura, che l’ha portata alla pubblicazione della sua raccolta di poesie “Tre Volte Amore”. Un progetto nato dall’introspezione e dalla volontà di trasformare il dolore in arte.

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Intervista a Debora Ostieri

Come e quando hai iniziato a scrivere poesie?

Ho iniziato a scrivere poesie a sedici anni, quasi inconsapevolmente. Non cercavo una via d’uscita, ma scrivere mi veniva naturale, come un riflesso. Era il mio modo di dare forma alle emozioni.

Qual è stato il tuo primo progetto di raccolta poetica e perché non è stato realizzato?

Avevo immaginato una raccolta già tra i 16 e i 21 anni, con un titolo diverso e una copertina che rappresentava tutto il dolore che sentivo. Ma non mi sentivo pronta. Il tempo non era maturo. Il progetto, però, ha trovato forma, unendo poesie scritte successivamente per altri amori. È per questo che il libro si chiama “Tre Volte Amore”: perché racchiude tre amori diversi.

Puoi descrivere le tre sezioni della raccolta e il loro significato?

“Amore tossico” è una rosa voluminosa, invadente, piena di petali e di spine. “Amore razionale”, al contrario, è una rosa chiusa, introversa, composta, che forse non è mai sbocciata davvero come avrebbe potuto; mentre la terza è una rosa che perde i petali, un po’ come quando da bambini si giocava a staccarli dai fiori pronunciando la famosa domanda: “M’ama o non m’ama?”. Penso che questo sia l’emblema dell'”Amore non corrisposto”, quello sempre in bilico, che non si fa capire o che, spesso, si immagina soltanto.

Qual è stato il processo che ti ha portato a decidere di pubblicare Tre Volte Amore?

Dopo aver scritto le poesie sull'”Amore non corrisposto”, ho capito che il mio libro aveva trovato il suo equilibrio. Era il momento giusto per condividerlo con il mondo, come un modo per chiudere un capitolo.

Cosa speri che i lettori trovino nelle tue poesie?

Spero che le mie poesie possano essere un conforto, un rifugio, ma anche uno spunto di riflessione. Vorrei che aiutassero chi le legge a vedere che, dalle esperienze più difficili, si può crescere e trasformarsi.

Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con la tua raccolta?

Vorrei che chi legge le mie poesie capisse che affrontare le difficoltà è parte del nostro percorso. Ogni esperienza, buona o cattiva, ci modella e ci rende ciò che siamo. E spero che “Tre Volte Amore” possa diffondere un messaggio di speranza, mostrando che dal dolore può nascere bellezza.

L’arte di Debora Ostieri è un viaggio tra le emozioni, un invito a guardarsi dentro e trovare la forza di rinascere, sempre.

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