Addio al giornalista e saggista Furio Colombo
Addio a Furio Colombo. Il giornalista è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari questa mattina all’età di 94 anni. La sua attività di giornalista lo ha impegnato con la Rai, come inviato e poi come corrispondente dagli Stati Uniti. E’ stato editorialista di Repubblica, direttore de L’Unità, tra i fondatore del Fatto Quotidiano. Parlamentare per tre legislature per i Ds, L’Ulivo e il Pd. Ha svolto un’intensa attività culturale come autore di testi letterari e cinematografici e diretto per tre anni l’Istituto di Cultura di New York, nonché titolare di cattedra alla Columbia University. Ha svolto anche incarichi aziendali come dirigente della Olivetti in Italia e negli Stati Uniti (1955-64), in seguito responsabile dei programmi culturali della Rai (1965-72), Furio Colombo ha realizzato numerosi servizi giornalistici e documentari su avvenimenti politici di diversi paesi del mondo. Presidente della Fiat Usa (1989-94) e direttore dell’Istituto italiano di cultura di New York (1991-94), è stato direttore responsabile de “La rivista dei libri”. Docente presso varie università, Colombo ha collaborato con numerosi quotidiani e periodici (“La Stampa”, “La Repubblica”, “The New York Times”, “Panorama”, “L’Europeo”, “L’Espresso”) e dal 2001 al 2005 è stato direttore del quotidiano “l’Unità”, affiancato da Antonio Padellaro. Dopo avere lasciato “l’Unità” nel 2008, Colombo è stato tra i fondatori insieme a Marco Travaglio e Padellaro de “Il Fatto Quotidiano” di cui è stato editorialista fino al 2022. Giornalista professionista dal 1967, Colombo fu autore dell’ultima intervista rilasciata da Pier Paolo Pasolini, il giorno prima dell’omicidio dello scrittore e regista, avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975. L’articolo fu intitolato “Siamo tutti in pericolo”: Pasolini esprime una profonda preoccupazione per la deriva autoritaria e la perdita dei valori democratici in Italia, denunciando l’omologazione culturale e l’influenza negativa dei mass media sulla società. Colombo è stato anche corrispondente dagli Stati Uniti per “La Stampa” e per “La Repubblica”, di cui fu editorialista. Vincitore di numerosi premi giornalistici, nel 1990 era stato insignito dal presidente della Repubblica dell’onorificenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
(Fonte Gazzetta di Milano 14 gennaio 2025)